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Chi li ha sciolti (L’inventrice della fica)?

21 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/10/2009

Violoncello
L’inventrice della fica non si chiama così.
Ha un nome e cognome.
Ma nessuno lo conosce.
Per tutti, è la donna che ha inventato la fica.
Soprattutto, per lei.
Che è fermamente convinta di: (i) avere inventato la fica verticale (tutte le altre hanno una vagina orizzontale, buona solo ed esclusivamente per il gioco delle bocce); (ii) essere l’unica donna in grado di suonare una suite per violoncello di Bach (praticamente Rostropovich con la sottana); (iii) poter fare perdere la testa a qualsiasi uomo, facendolo venire senza alcun bisogno di stringere le gambe, ma solo con lo sguardo (gli occhiali da sole sono quelli di Scatta il fluido erotico di Gabriel Pontello, ma a generi invertiti).
L’inventrice ha un fidanzato.
Anche lui ha un nome ed un cognome.
Che egualmente sono sconosciuti al pubblico condominiale che lo ha battezzato Ciabattina.
L’inventrice abita all’ultimo piano e Ciabattina viene spedito a fumare le sue sigarettine (post coito per gli ottimisti, post cena per i realisti, ma il dibattito sul punto è assai serrato) sulla porta esterna del palazzo, dove è possibile incontrarlo ad orari assurdi, in pigiama e, appunto, ciabattine, che fuma e chiede di lasciare il portone aperto.
L’inventrice ha anche papi e mami.
Che, i giorni dispari, si presentano con: camicie ed abiti lavati e stirati, spesa, suddivisa in pacchettini con identificazione del contenuto e del pasto cui il contenuto è destinato, attrezzatura per pulizie degna di una impresa specializzata.
Cazzo, facile, inventare la fica, così.

La Madonna fa bene?

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/09/2009

Medjugorje+FireLa notizia è tragica e dispiace scriverne.
Socci, l’editorialista ultraortodosso del Foglio, ha una figlia di ventitre anni che è stata colpita da un ictus.
Senza speranze di guarigione.
Senza speranze mediche di guarigione.
E’ nel fondo di un letto da dove il padre ne racconta le sofferenze sul suo blog.
Le racconta come le racconterebbe un qualsiasi padre.
Con speranza e dolore.
Con entusiasmo quando dice che una delle veggenti impronunciabili, per questioni linguistiche, di Medjugrje è andata a trovarla. Dopo la messa, all’ora dell’apparizione della Madonna (la Madonna pare appaia sempre alla stessa ora) e la Madonna sarebbe apparsa pregando al capezzale della figlia del giornalista:
La Madonna è venuta, stava in cima al letto, dietro la testa di Caterina. L’ha benedetta e ha benedetto Alessandra e Marija che ha chiesto il miracolo della guarigione per Caterina.
La Madonna ha ascoltato e ha iniziato a pregare. Ci ha fatto capire col suo gesto che bisogna affidarsi totalmente a Lei e pregare ancora. E noi instancabilmente continuiamo…

Non c’è da ridere.
Può venire da ridere, ma non c’è da ridere.
C’è da porsi una domanda: è davvero giusto aiutare una persona disperata a sperare nell’impossibile? La fede non sarebbe più utile per aiutare il dolore di Socci ad accettare l’inaccettabile? E’ giusto utilizzare la Madonna per far sperare quando non sembrano esserci speranze?
Eppure è difficile non ammirare una fede che non trema di fronte ad una figlia in agonia, che non rinfaccia a Dio quel dolore, che non gli chiede il perché, perché se Dio c’è, di queste cose (e di molte altre), ogni tanto, potrebbe anche rendere ragione.

Il Sole di settembre

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/09/2009

Immagine 1Il Sole di settembre non scalda.
Non si inchioda sotto la pelle.
Si appoggia.
Con lieve dolcezza.
Questo Sole di settembre è una camera di ospedale.
La solitudine di un ospedale che lo nasconde nelle persiane.
Corpi che lo cercano.
Bianchi.
Lavati di luci al neon.
Come bibbie blu.
Gambe.
Braccia.
Dignità stropicciate.
Come pigiami e camicie da notte sporchi di sonno.
Gambe e braccia che ti guardano con occhi di ragno.
Mentre una rara infermiera li chiama per nome, con il Tu.
E tu senti in quel Tuaccio, senza dolcezza, senza quotidianità, in quel Tuaccio che puzza di piscio e galera, la notte del Sole di settembre.

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