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Chi li ha sciolti? (Maestri di vita)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/06/2009

05062009(002)I maestri di vita sono personaggi inquietanti.
Hanno come tratto principale l’essere autori di massime importanti.
Apoditticamente sganciate da qualsiasi fondamento epistemologico.
Così: padre che porta le figlie piccole all’asilo di mattina presto, una (Bimba Impertinente) punta i piedi perché ha le prove della recita di fine anno e non sopporta di essere vestita da Grillo Parlante, l’altra (Bimba Piccola) ha deciso di non camminare, puramente e semplicemente: BP è coriacemente taciturna.
Il padre, che ha venti minuti per consegnare la prole e raggiungere un treno, agguanta BP sotto il braccio, come se fosse un pallone da rugby in una partita samoana, e dirige il percorso di BI con sapienti pedate e grida stentoree adatte ad un allevamento di cani da difesa personale.
Vecchiaccia con loden malgrado i calori:
–> Non si trattano così i bambini!
Il padre, con voce dolce, ma senza fermarsi o rallentare:
–> E, cara signora, non ha visto come mi riesce di trattare i vecchi.

Occhi blu, capelli neri

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/06/2009

DonnaPensosaAveva davvero gli occhi blu ed i capelli neri.
Molti anni fa.
In una festa.
Compleanno di un fratello molto più grande.
Settantasette.
Ma mio fratello non se ne era reso conto: ascoltava Alan Sorrenti.
Lei lo sapeva benissimo e citava la De Beauvoir.
Si era imbucata solo perché abitava accanto a noi.
I miei dieci anni si affacciavano dietro ad una libreria.
La ricordano sul divano.
Stravaccata nel posto di mio padre.
Gitanes mais e whisky.
In continuazione.
Senza mai alzarsi.
Senza cedere alla truppa di Figli delle Stelle che guardava senza vedere.
Dura.
Occhi blu e capelli neri: brillavano di notte e stanchezza.
Poi, è tornata a Parigi.
Suo padre è morto.
Dirigente stanco.
Di cirrosi epatica: infilava i fiaschi vuoti in terrazza.
Cimitero di trofei.
Sua madre è morta.
In un fondo di ospedale.
Lei è tornata a vivere nella casa dei fiaschi vuoti.
Proprio di fronte ai miei.
Un tumore ed una paralisi.
Sola, nel suo letto.
L’assistenza pubblica che la cambia al mattino e alla sera.
I miei che aprono la porta agli infermieri.
Occhi blu e capelli neri che continuano a brillare di notte e stanchezza.
Come quella sera di molti anni fa.
Che socchiudendo gli occhi continuo a vedere ogni volta che attraverso il divano di mio padre.

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Molto bellissimo)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/06/2009

BimbaImpertinenteBimba Impertinente sta crescendo.
Il suo linguaggio sta crescendo.
Compila parole sempre più complesse.
Soprattutto usa perifrasi per esprimere pensieri cortesi quando la sostanza lo è di meno.
B.I. è sempre molto attenta agli abiti che indossa.
Li vuole scegliere, fin dal loro acquisto.
Ma è attenta a non urtare la commessa che li presenta.
Così, se una cosa non le piace, questa cosa E’ bellissima.
Se le piace ma non troppo, E’ molto bellissima.
Se le piace, E’ davvero bellissima.
Il padre la osserva prefigurando una brillante carriera accademica.
Può non capire nulla, ma sa mostrare una idiozia assolutamente perfetta.

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