Solo parole cancellate
dal silenzio religioso
di una prostituta
in viaggio con il suo scudiero
L’inverno degli uomini assomiglia a quello delle piante
Ci si spoglia progressivamente di ogni emozione e sentimento
Fino a restare nudi
Il quieto sole della notte e la gioia immobile delle stelle intraviste da un letto che non è più nemmeno ricordi o rimpianti
L’egoismo del sangue che continua a scorrere anche se non bastano le coperte per scaldare un cuore vuoto
Eppure solitarie rose spuntano nel roseto ormai spoglio
Solitarie e coraggiose perché le rose nascono per fiorire
Le rose
Non gli uomini
Non questo uomo che ho paura di ritrovare nella parte più profonda dei miei occhi.
Una donna, nera come la notte, indossa un serpente come una condanna nel giardino dell’Eden
Fiori
Uccelli magici
Il bosco magico
La sua notte è il suo serpente,
Una collana, un collare
Non tutte le donne conoscono la parte più oscura e vera del loro essere
Ancora meno sanno come coniugare quella notte al giorno
Sanno riempire il giorno con la forza della notte
Un serpente che non possono dimenticare e che è l’unico abito con cui si può entrare nel bosco magico.