L’orgoglio di Coppo
Vedere da vicino i mosaici del Battistero è un’esperienza emozionante.
Fanno impressione i particolari.
La loro minuzia.
In un luogo destinato a essere buio: le finestre erano coperte da lastre di alabastro, e incendiato dalle fiamme delle candele.
Nessuno avrebbe mai visto questi particolari. Eppure ci sono e ci sono perché li ha voluti l’autore dei mosaici.
Ci vuole un grande e buono orgoglio per disegnare e realizzare dei particolari che non si vedranno mai e che rivelano l’essenza della perfezione.
Una cosa è perfetta non in ciò che si vede ma in ciò che non si vede e che inconsapevolmente si percepisce.
Assomiglia al motto di Thaon di Revel: non avere segreti e non avrai paura.
Anche nella vita ciò che conta è la perfezione di quanto non si vede.
Non si vede ma si percepisce.