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Chi li ha sciolti? (Vecchi feroci)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/10/2017

Tremenda fila di anziani per delle analisi.

La vescica ha delle urgenze che la disciplina non doma.

Scusi che posso rimanere in fila mentre vo a fare un po’ d’acqua?

L’anziano è per la prostata.

Se gli riesce…

Risponde la vecchia a cui evidentemente gli anziani malati di prostata sono venuti parecchio a noia.

Quella dopo ha furia. Ma dimolta furia.

Senta che posso fare per telefono?

La tipa della reception senza alzare gli occhi dallo schermo del computer:

No. Bisogna che l’abbia pazienza…

La furiosa prova a replicare che ha un figlio che ha bisogno di lei e che si trova in un altro ospedale.

La solita vecchia, che evidentemente ha preso a noia anche le mamme con i figlioli malati e non solo i vecchi con una cornamusa al posto della prostata

Allora ‘un gli ci vòle pazienza. Gli ci vòle fortuna…

Brufoli (Brutta come la strega nocciola)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
25/10/2017

E’ brutta.

Oggettivamente brutta.

Brutta come può essere brutta un’adolescente, dove essere brutta non è solo una questione estetica, è anche accettare l’inaccettabile. Il dolore di non essere all’altezza dei propri desideri. Di essere brufoli e un naso enorme, quando si vorrebbe avere una pelle di seta e un nasino alla francese.

Siccome è brutta è anche antipatica e siccome è antipatica non è difficile prenderla in giro.

Nessuno sa chi le ha dato il soprannome di Lesbo_Scoppola, perché le brutte si chiamano per cognome e anche se non si chiama Scoppola le starebbe benissimo.

Nessuno sa chi le ha rubato le scarpe nuove dallo spogliatoio della palestra mentre faceva ginnastica con le altre ragazze.

E nessuno sa chi ha risposto “Prova a darla” quando ha chiesto un euro perché aveva fame e voleva comprare una schiacciatina all’uscita di scuola.

Ma tutti sappiamo che quello che i giornalisti chiamano bullismo è la crudele invenzione dei brufoli da parte di un dio che non sapeva come fare a togliere le fiabe dall’anima della più bella fra le sue creazioni.

Coprire il vuoto con il vuoto (Zaia e lo statuto speciale)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/10/2017

Il governatore Zaia legge profstanco

Coprire il vuoto con il vuoto ovvero il Veneto chiede lo statuto speciale, Maroni dice che il suo collega sbaglia e il Governo bolla l’iniziativa come incostituzionale.

Il Veneto chiede lo statuto speciale ma non significa nulla, esattamente come il quesito che il 57% dei cittadini veneti ha approvato: uno statuto speciale contiene le condizioni di speciale autonomia di una regione rispetto alle altre regioni a statuto ordinario. Chiedere uno statuto speciale significa individuare le materie nelle quali si chiede maggiore autonomia e specificare in cosa consiste la maggiore autonomia che si sta chiedendo. Altrimenti significa coprire il vuoto (l’assenza di significati chiari e univoci di un quesito referandario disomogeneo) con un altro vuoto (l’assenza di contenuti della autonomia speciale richiesta da Zaia).

Maroni dice che il suo collega sbaglia e insiste nella linea per cui le materie in cui si può chiedere maggiore autonomia sono quelle indicate dall’art. 116, Cost. Anche in questo caso, non si dice nulla: dire che una regione deve avere maggiore autonomia in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema non significa niente se non si spiega in che cosa dovrebbe consistere questa maggiore autonomia: si vogliono gli scarichi o le concessioni idroelettriche?

Il Governo reagisce chiarendo che la Costituzione non si tocca: la debolezza di un governo parlamentare che chiede una fiducia malata a un Parlamento diviso e balbettante è evidente anche nel momento in cui non si formula una proposta precisa e autorevole chiarendo il quadro costituzionale e politico di un’autonomia regionale differenziata.

Tutto questo vuoto non copre soltanto se stesso. Copre il desiderio di una autonomia senza responsabilità, come spiega Morrone nel suo blog, e un complesso insieme di manovre politiche in cui si confonde il significato del referendum consultivo lombardo veneto e delle elezioni politiche, così Marco Olivetti sull’Avvenire di oggi.

E’ difficile immaginare quale sarà il futuro politico del referendum lombardo veneto. L’unica cosa certa è che sarà deciso dalla prossima legislatura nazionale che è più imperscrutabile di un testo di Nostradamus.

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