Febbri d’estate
Come una silente cicala, il sole scava il cuore fino a svuotarlo_mangiarlo_divorarlo in una voragine di febbre.
Come una silente cicala, il sole scava il cuore fino a svuotarlo_mangiarlo_divorarlo in una voragine di febbre.
Tizio, gli muore il padre.
Bell'uomo.
Di successo.
Di quelli che consacrano il successo nella brillantina ed in macchine sportive.
Funerale triste.
Funerale allegro.
Funerale dove si incontrano gli amici del padre.
Quelli che non si sono mai visti.
Quelli che si sono appena intravisti.
E dopo lettere anonime.
Di grafie diverse.
Un'alluvione di lettere anonime.
Tizio scopre che il padre era culattone.
Che gli piaceva sentirsi invaso.
Che assumeva in ditta i ragazzi che lo riempivano.
Capisce il ghigno del magazziniere.
Capisce troppo.
Ma non capisce il dolore del padre.
Sospeso fra il lessico quotidiano ed il niente.
Come una falena attratta dalla candela che la brucerà.
Ma lei, lei dovrebbe essere contenta ?
Pare che Milano sia invasa da falsi nomadi e posticci punk_a_bestia che inneggiano a Pisapia.
Pare anche che vi siano stati dei "tecnici del Comune" che hanno iniziato a prendere le misure sul campo per la nuova mega moschea.
Pisapia oggi presenterà una denuncia per diffamazione.
La Moratti ci fa la figura della bischera.
Milano è la capitale morale di Italia e non accetta i burloni.
Povera Moratti.
Un altro passo falso.
Questa volta ha sbagliato città.
A Firenze, una mossa del genere le avrebbe fatto vincere le elezioni.
Un colpo di sonno l'ha rapita all'affetto dei propri cari.
Dopo otto anni di vita e 250.000 km di onorato servizio.
Il lamento è quasi inconsolabile.
Bimba Piccola non riconoscerà più le impronte delle proprie scarpe sul sedile del guidatore e a Bimba Impertinente mancherà sempre la chiazza di Gomito sul tettuccio.
La cosa più terribile è la ricerca di un'adeguata sostituzione.
Non sono le macchine che imbarazzano.
Sono i gadget tecnologici.
Su quelli, è quasi impossibile scegliere e, soprattutto, non si può transigere.
Interconnessione avanzata per blackberry: posta, calendario e contatti sullo schermo del navigatore.
Active cruise control: la macchina è dotata di un radar che segue esattamente la vettura che la precede, frenando ed accellerando, ma anche curvando.
Cinture con "pretensionatori pirotecnici" (letteralmente): le cinture di sicurezza hanno un piccolo fuoco di artificio che, in caso di incidente, scoppia, allentando la pressione e festeggiando il capodanno cinese.
Survival Night Vision: riconosce gli esseri viventi dal calore corporeo e, di notte, ne proietta la sagoma sul parabrezza.
Questo, soprattutto, è fantastico.
Ma mica per scansare i pedoni.
Per essere sicuri di centrarli.
Pisapia è avanti rispetto alla Moratti nel primo turno delle amministrative milanesi.
E' una notizia forte: il miliardario ridens aveva proposto Milano come test nazionale.
Naturalmente, non si può sapere se il secondo turno lascerà la Moratti perdente a Milano.
E' più probabile no che si.
Ma, forse, i commenti di oggi non colgono nel segno.
Non è vero che questo evento segna il tramonto del berlusconismo.
Non è corretta la tesi di Bersani per cui questa competizione elettorale segnerebbe una inversione di tendenza.
Forse le cose stanno in maniera diversa.
Berlusconi ha perso a Milano con una candidata – la signora Moratti – che è davvero lontanissima dal berlusconismo, come fenomeno antropologico.
Bersani ha vinto – dove ha vinto – con dei candidati che sono altrettanto lontani dalla cultura della sinistra democratica.
Che cosa è peggio: perdere con chi non ci rappresenta o vincere con chi egualmente non ci rappresenta?
Forse la seconda.
Sicuramente la seconda.
Che problema c'è se potesse essere usato come soprannome in termini non cacofonici lo fotograferebbe benissimo.
Rampollo di recente borghesia industriale, il genere con il nonno che lavorava ancora i campi e girava in ape mentre il papà si arricchiva con la fabbrichetta zuzzurellando in pagoda.
Giacca di pelle.
Jeans sdruciti.
Faccia da criminale con gli occhi dolci.
Due bambini biondi.
Un moglione biondone.
Il tutto forma un quadretto che, all'esterno, potrebbe anche parere edificante.
Che problema c'è vive fumando come una sodiera a pieno carico.
Non arriva al termine dell'antipasto senza aver tirato una canna e prima del dolce si è alzato da tavola almeno quattro volte.
In queste condizioni, gli può capitare, come in effetti gli è capitato, di capitombolare a ragionevole velocità su una serie di vetture in sosta.
Di essere salvato dalla teoria degli esami tossicologici della stradala dalla presenza della sua famigliola a bordo, dalla sua aria tutto sommato a modo e dal pregiudizio per cui, agli occhi del questurino, se guidi una macchina da 100kEuro e la sfasci con indifferenza sei necessariamente un tipo che conviene trattare con deferenza.
Di finire all'ospedale, sulla seggiola a rotelle riservata agli incidentati.
Di essere raggiunto dal suo amico di infanzia chiamato dal moglione biondone.
Di aspettare tutti insieme il proprio turno.
Di ritrovarsi, dopo nemmeno un quarto d'ora, tutti insieme, il moglione biondone, i bambini biondissimi e l'amico brizzolato a fare da schermo ad un imbecille in carrozzella che si spara un cannone nello spazio ambulanze del pronto soccorso.
Che problema c'è?
Nella quotidiana battaglia fra il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica fanno ingresso le vittime del terrorismo.
Attraverso la dedica del giorno alla memoria ai magistrati.
Di 168 vittime del terrorismo, censite dalla associazione omonima, dieci erano magistrati o alti magistrati.
Gli altri appartengono alle più diverse categorie.
Una decina di studenti.
Due avvocati.
Una quindicina di politici.
Un notaro.
Professionisti, sindacalisti, bottegai e guardie giurate.
Soprattutto oltre centoventi fra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti di custodia.
Ma ha un senso distinguere fra le vittime del terrorismo a seconda delle professioni?
Dinanzi alla morte per terrorismo, non sarebbe più giusto usare il termine: Cittadino?
Più corretto, anche sul piano costituzionale.
Chi muore di terrorismo, non muore perché svolgeva un determinato compito, ma muore di Diritto di resistenza.
Napolitano lo dimentica.
Come un coccodrillo con la piorrea.
Lo dico a …
E' una frase tipica di bambini che subiscono una ingiustizia.
Lo dico alla Maestra, dice il bambino cui stanno rubando la merendina.
Lo dico a … è, in fondo, l'inizio della giurisdizione: mi rifiuto di farmi giustizia da solo perché mi rivolgo ad una istanza superiore.
Bimba Impertinente inizia a saper scrivere.
Non bene, ma in termini comprensibili.
Di conseguenza, quando la sorella, un po' più piccola, fa qualche cosa che non le piace, lei replica con una variante di Lo dico a …
–> Lo dico a Babbo Natale …. Guarda, Bimba Piccola, che scrivo ….
Il che stupisce, anche per il periodo dell'anno.
Telefona.
Sempre lui.
Telefona e parla.
Si spiega.
Vocia.
Urla.
Ha ragione e chiede: Capito?
Con costanza snervante.
Piccola soddisfazione: tirare l'acqua dello sciacquone, ogni volta che chiama…