• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Blog

Il male di scrivere

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/09/2010

Poco meno di un mese passato senza scrivere.
Senza riuscire a scrivere.
Troppe cose dentro per riuscire a prendere in mano questa strana penna che si chiama tastiera.
Si riprova.
Piano.
Lentamente.
Come provare di nuovo a camminare.
Con la stessa precisa fatica.
Ma senza quella meravigliosa convinzione che serva a qualcosa che porta un bambino a muovere i primi passi.
O a imparare a leggere.
O a salire in bicicletta.
Anzi, con la dolorosa convinzione che non serva a nulla.
Tag: aiuto.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Madonna e acqua santa)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/09/2010

BimbaPiccolaCamera di anziani.
Letto di mogano laminato.
Comodini di mogano laminato.
Armadio di mogano laminato.
Specchio ossidato di naftaline e tarme.
Madonnina modello serbatoio di acqua di Lourdes sul comodino.
Bimba Piccola entra.
Un po' per sbaglio, un po' per curiosità.
Guarda la Madonna_serbatoio:
–> Che cos'è?
–> Una Madonna
–> A cosa serve?
Silenzio del padre, che, come lei, non lo ha mai capito con esattezza.

Di chi ha paura Berlusconi? (Dietrologia futurista)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/08/2010

48098_50957_Mario_Drag_2471217_mediumSdrang_Batang_Gang
Il futurismo fa paura al Cavaliere?
Chi scrive è convinto di no.
Il Cavaliere ha cercato la rottura con Fini e sicuramente non è stata una mossa azzardata.
Berlusconi può essere malato di caudillismo, ma non è per nulla un idiota e non può pensare di poter chiedere le dimissioni del Presidente della Camera o di andare tranquillamente incontro al prodianissimo rischio di una debacle alla Camera dei Deputati.
Sulla sfiducia a Caliendo.
Sul processo breve.
Sulle traduzioni del Lodo Alfano.
Sulla riforma della giustizia.
I timori del Cavaliere vanno ricercati in un'altra direzione.
Nella direzione di Tremonti.
E' lui l'uomo forte del Governo.
E' lui l'unica alternativa a Berlusconi e l'alternativa, per Berlusconi, significa il definitivo allontanamento dalla politica.
Lo ha detto lo stesso Tremonti, con chiarezza, all'indomani della cena di Draghi da Vespa, dicendo – a Repubblica – che non vede governi tecnici, perché non vede tecnici capaci di governare.
Lo ha ripetuto il silenzio di D'Alema su possibili intese con Tremonti e da tempo lo testimonia esplicitamente la linea politica di Casini.
Il Cavaliere si rende perfettamente conto di avere un'età che gli consente di terminare il mandato da Primo Ministro, ma rende improbabile un ulteriore incarico.
Lo strappo con Fini mira ad anticipare le urne: manca un intorno di due anni al termine della Legislatura ed un nuovo mandato elettorale prorogherebbe questo termine di cinque anni.
Fini, in questa logica, è soltanto un paravento mediatico per una resa dei conti molto più complessa.
Serve a consentire a Berlusconi di sciogliersi da un abbraccio sempre più mortale con Tremonti e lo si intende molto bene dalle dichiarazioni di fedeltà padana dell'ex moribondo di Varese.
Questa volta il generale Agosto non è per nulla futurista.
E' molto ancient regime.

Il cortocircuito di Verdini ed il rumoroso silenzio di Berlusconi

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/07/2010

Bettino-Craxi-1976-Venezia2Altri tempi ed altri mondi, quelli dell'immagine.
Il tema di oggi è di bassa cucina.
Lo legge bene Massimo Franco nella sua nota per internisti del Corsera.
Verdini si dimette da Presidente del Credito cooperativo di Campi Bisenzio – e con lui, per solidarietà, l'intero Consiglio di Amministrazione – ma non da parlamentare né da dirigente del PdL.
Per il notista politico del Corriere, il punto sarebbe che in questo modo, Verdini avrebbe dimostrato di avere molto più riguardo per gli interessi degli azionisti di cui è stato presidente per lunghi anni piuttosto che per il corpo elettorale e la forza politica che ha contribuito a costituire aderendovi sin dalla prima ora.
E' una visione corretta, ma che merita di essere contraddetta sotto un aspetto e precisata per un altro verso.
Per Franco, la funzione di rappresentanza politica è più importante di una banca.
Non è così, perché la questione non è di gerarchie fra ruoli e valori incarnati dai diversi ruoli. La questione è se il presidente di una banca possa essere anche un politico attivo senza con questo alterare la logica degli interessi perseguiti in un ruolo con quelli rivestiti dall'altro.
La logica dei prestiti di una banca può essere indifferente alla politica se il suo presidente è politicamente sensibile al punto di essere eletto come parlamentare e di coordinare il partito di maggioranza relativa nel paese? Nello stesso tempo, il partito di maggioranza relativa può essere coordinato da chi rappresenta anche gli interessi di un polo economico e finanziario di un certo peso?
Verdini, in altre parole, non si doveva dimettere da entrambe le cariche e l'anomalia non è che si sia dimesso da presidente della banca che guidava e non da coordinatore del PdL. L'anomalia, il cortocircuito nel ragionamento di Franco, è che chi coordina un partito non può essere anche il presidente di una banca e viceversa.
La precisazione riguarda il silenzio di Berlusconi, che questa volta ha sentito il bisogno di dire: Io me ne sto zitto e qualsiasi dichiarazione mi venga attribuita dai mass media domani, ovvero oggi, è una falsità ed una invenzione.
E' una dichiarazione singolare: non è nel carattere del primo ministro indossare il bavaglio e allontanarsi dalla bagarre mediatica nella quale sa sguazzare come pochi altri e non può significare quello che significano letteralmente le parole che la compongono.
Sarebbe come se Berlusconi dicesse pubblicamente che oggi il suo cervello ha preso un giorno di vacanza.
No, vuol dire un'altra cosa: Io di Verdini me ne frego, della questione morale nel PdL me ne lavo le mani, ci sono cose ben più importanti.
Triste, soprattutto se la cosa più importante di queste ore è abbassare i quorum per l'elezione dei membri laici del CSM e quindi abbandonare una logica saggiamente bipartisan nella formazione degli organi di garanzia.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Heidi & Peter)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/07/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola adora Heidi.
Non si sa perché.
Adora Heidi ed i suoi battibecchi con Peter cui prende attivamente parte.
Heidi rimprovera Peter che rimprovera la pecorella.
BP prende le parti di Heidi:
=> Peter non ha cuore
=> Perché?
=> Perché è un macchio
Difficile spiegare che anche per i maschi le femmine sono senza cuore e su questa certezza entrambi i generi si accoppiano.

Varicose vampe

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/07/2010

vampate-menopausaOndeggia, ma non con l'aria da vecchio marinaio.
Ondeggia e riondeggia.
I pantaloni corti da ragazzina californiana.
La camicetta di lino aperta.
Un fisico da vampe varicose.
Due sfaccendati idioti da prime ore del mattino.
Di quelli appoggiati al muro che bisogna parlarci parecchio per convincerli a distaccarsene.
Primo sfaccendato:
=> Che la governeresti?
Secondo:
=> Piuttosto mi fo inculare da otto negri
=> Ma grossi
=> Si, grossi … Grossi e sproporzionati
precisa.
Il coraggio delle proprie opinioni non è da tutti.

In galera

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/07/2010

IaconoLa Corte costituzionale con la sentenza 265 del 2010 ha dichiarato incostituzionale il principio per il quale la custodia cautelare delle persone sottoposte a procedimento penale per avere commesso reati contro la libertà sessuale doveva necessariamente avvenire in carcere.
La Carfagna, che di libertà sessuale se ne intende, si scaglia contro il giudice delle leggi.
Che però ha maledettamente ragione.
Sul piano logico, le misure cautelari precedono il giudizio di colpevolezza e quindi riguardano una persona che è ancora costituzionalmente innocente. Sono ammissibili solo se: (i) vi è il pericolo di fuga; (ii) vi è il pericolo di reiterazione del reato; (iii) vi è il pericolo di inquinamento delle prove. Esse, inoltre, devono essere misurate in modo da essere il meno gravose per la libertà dell'indagato possibile.
Il punto è banale: le misure cautelari non si possono sostituire alla pena. La pena segue ad un processo. Le misure cautelari lo precedono e la loro applicazione ha un livello di garanzia giurisdizionale attenuato per la persona che vi è sottoposta.
Sul piano storico, la previsione per cui il giudice è obbligato a disporre come misura cautelare la custodia in carcere è nata per i reati di stampo mafioso e non è nata per la gravità di questi reati ma come una garanzia per il magistrato: se il magistrato dispone l'arresto e può disporre solo l'arresto, non anche gli arresti domiciliari, o il divieto di dimora o una qualsiasi altra misura cautelare meno onerosa, le associazioni mafiose non possono fare pressione su di lui perché disponga una misura alternativa alla detenzione.
Tutto questo non accade per i reati contro la libertà sessuale, dove la misura cautelare in carcere è una reazione della società avverso dei crimini che vengono avvertiti come particolarmente gravi, anche se non è né razionale né giusto che un determinato criminale sia giudicato più grave di un altro prima di essere condannato.
Sotto questo aspetto, la Corte costituzionale ha applicato correttamente la Costituzione perché "la totale vanificazione del principio di adeguatezza, in difetto di una ratio correlata alla struttura delle fattispecie criminose di riferimento, cumulandosi alla presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, orienta chiaramente lo “statuto custodiale” – in conformità alle evidenziate risultanze dei lavori parlamentari – verso finalità “metacautelari”, che nel disegno costituzionale devono essere riservate esclusivamente alla sanzione penale inflitta all’esito di un giudizio definitivo di responsabilità".
Non ha applicato invece correttamente la Costituzione quando ha ritenuto che comunque il sospetto della commissione di un reato contro la libertà sessuale determini una presunzione relativa di pericolosità tale da orientare verso la custodia cautelare in carcere in tutti i casi in cui questa presunzione non possa essere superata.
E' un gioco tecnico perché serve ad evitare che la lacuna determinata dalla dichiarazione di incostituzionalità porti a rimettere in libertà quanti sono detenuti perché in attesa del processo in cui verranno giudicati per un delitto contro la libertà sessuale.
Ma l'affermazione della esistenza di una presunzione relativa di pericolosità è viziata dallo stesso pregiudizio "metacautelare" che rendeva incostituzionale la presunzione assoluta, perché esattamente nello stesso modo fa dipendere l'erogazione di una misura cautelare in carcere da un giudizio che riguarda esclusivamente la gravità del reato commesso e non le esigenze cautelari che si sono ricordate e che sono costituzionalizzate negli artt. 3, 13 e 17 della Costituzione.

I pensieri politicamente scorretti di una Bimba Impertinente (La morte è anche un orologio)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/07/2010

BimbaImpertinenteBabbo, tu quando muori vai in cielo?
Solita domanda, solita risposta: Forse no.
Ma se vai in cielo, va in cielo anche il tuo orologio?
No, se vado in cielo, il mio orologio ed il mio corpo restano qui e tu puoi prendere il mio orologio …
Ma io voglio venire con te …
Provvidenziale intervento di Bimba Piccola:
=> Anch'io
Penso si riferisse all'orologio.

L’uomo della provvidenza

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/07/2010

andreotti_provvidenza1
Fa male Don Verzè.
Fa male sentire uno sproloquio arterioso d'anziano in cui si parla di segni, di un segno che sarebbe la Madonnina sul viso del primo ministro, di un altro segno che sarebbe la presenza del premier in cima alla stessa Madonnina che gli era stata scagliata in faccia e che tutto questo sarebbe l'emersione di un disegno meraviglioso di Dio, della provvidenza che ci avrebbe mandato Berlusconi a salvare l'Italia.
Fa male sul piano storico perché l'uomo della provvidenza era quel Mussolini che firmava i Patti Lateranensi.
Che fu come dire che Dio aveva consentito al nostro paese di cadere in una dittatura perché si potesse risolvere la questione religiosa.
Come se il ventennio, allora poco più che un lustro, potesse essere giustificato nella mente di Dio.
Fa male perché il piano storico diventa religioso e la religione che giustifica la storia fa quasi sempre schifo.

16 luglio

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
17/07/2010

cialis_15Sdraiato su una panchina.
Alle sette di sera.
Quattro bottiglie di Budweiser vuote accanto.
La quinta in mano.
Sudato marcio.
Si raffredda passandosi la bottiglia sul viso come se fosse un asciugamano.
Ovviamente non funziona.
=> E' passato …
Cosa?
=> Il sedici luglio
Ah, la risposta ignorante di scadenze contabili
=> Per farmi una sega, mi ci vorrebbe il cialis
Ah, strozzandosi in bocca il facile quesito: E per governare la tu' moglie, icché tù ingoi di per solito?

Page 64 of 128«‹6263646566›»

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Il vero italiano
  • Sogno atipico (il sangue non mente)
  • I Cocci di Gelli

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at