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Porche Play Boy

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/07/2010

porcheUn tipo.
Un bel tipo.
Bello senza essere uomo_figa.
Senza mestiere, arte o parte: il padre gli è morto giovane e non gli ha lasciato questi problemi.
Ogni tanto, vende una casa e tira avanti, sino alla prossima, finché non ha finito di vendere e ancora c'è tempo.
Gira in Porsche.
Le compra e le rivende.
Nel frattempo, le usa.
Lo trovi sempre appoggiato a qualche muro, che beve gin e cetrioli, senza limone. Molto ghiaccio tritato. Basilico, se il barman lo conosce e lo conoscono tutti i barman.
Abbronzato di coupé.
Simpatico senza essere obbligato a esserlo.
Accanto una ragazza di inevitabile bellezza stupefacente.
Piuttosto Vogue che non Max, per capirsi.
Altro tipo, amico come sono amici gli idioti, che si avvicina allontanandosi dal cubo_pallido_e_triste con cui è accompagnato:
=> Orpo, ma è bellissima…
=> E' bellissima.
=> Ma come fai?
=> Lascia perdere.
=> Ma no, dimmi, la macchina?
=> No, una maledizione. Mi cascano sempre addosso le belle, Le brutte, invece, nulla. Sono le brutte che si deve cercare. Perché le brutte ci hanno la riconoscenza addosso… Mentre queste hanno sempre paura di essere sciupate…
Secondo tipo si allontana verso cubo_pallido_e_triste con aria soddisfatta.
Più soddisfatto il sorriso di primo tipo.
Molto di più.

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Plasma)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/07/2010

BimbaImpertinente
Il padre di Bimba Impertinente non ha vissuto una casa con televisore da piccolo.
Il televisore è stato acquistato quando era già grande e preferiva evitare le mura domestiche.
In un certo senso, la presenza del padre nella casa in cui era figlio è stata sostituita da un televisore e nessuno ne ha sofferto particolarmente.
Però, ancora oggi, se vede un televisore, resta incantato. Come il serpente al flauto del fachiro.
Altrettanto, Bimba Impertinente.
A scuola, le è stato detto che il padre di una sua amichetta è apparso in televisione.
Si occupa di pubblica sicurezza e lo hanno intervistato in occasione di una delle sue imprese.
=> Babbo, il babbo di ___ è stato in televisione
=> Ah si?
=> Come ha fatto ad entrarci?
Primo quesito che costringe il padre a tentare la spiegazione del mistero delle riprese video. Molto in stile Papalagi.
Ovviamente, non ci riesce, però usa la parola "macchina" sia per indicare la macchina da presa che la televisione.
=> Babbo, perché la televisione non ha le ruote?
=>?
=> Se la televisione è una macchina, perché non ha le ruote?
Il padre continua a pedalare, pensando: (i) forse è diventato il momento di comprare un televisore al plasma da cento pollici e mille hertz; (ii) forse mia figlia non è il genio assoluto che mi racconto.

Anche oggi, esami (A proposito del potere costituente)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/07/2010

lavagnaLuglio è una sessione rovente.
Di luglio, tornano tutti quelli che non ce l'hanno fatta prima.
O quelli che cercano di sfruttare lo scampolo dopo gli esami di giugno per dare il tuo.
Nessuno dei due generi è particolarmente appetibili.
Anzi, sono entrambi delle straordinarie scocciature.
Tipo, dopo che i precedenti non hanno avuto una bella sorte, pantaloni corti, gambe depilate e tatuaggi tribali a polpaccio giro giro.
Si siede da par suo, accavallando le gambe in modo da mostrare i polpacci all'uditorio femminile ed aspetta la domanda ruminando la gomma da masticare:
=> I caratteri del potere costituente
Domanda dogmatica, apparentemente dettata dalla logica del contrappasso.
Il tipo:
=> E' quel potere che si esercita quando il popolo diventa consapevole di essere sovrano e che non si esercita quando il popolo accetta di essere il cittadino delle istituzioni.
Risposta dogmaticamente perfetta.
Persino, elegante nella sua semplicità.
Il professore abbassa gli occhiali, piacevolmente sorpreso, e va oltre, molto più tranquillo:
=> Mi parli dei decreti legislativi
=> Il Parlamento delibera il Governo a disciplinare una determinata materia legislativa….
Le apparenze non ingannano.
Quasi mai.

Chi li ha sciolti (Menopause roventi)?

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/07/2010

vampate-menopausaSe la pioggia tira fuori i rospi, il caldo caccia di casa le menopause.
Si aggirano per la città, roventi e pallide di sudori diacci.
La prima ti taglia la strada con la bici servoassistita: tu, con le borse della spesa e due figliuole, una davanti e l'altra dietro, lei che fa carving come se fosse la pattuglia dell'alba in attesa dell'onda perfetta.
Odiosa come solo delle spalline sudate che escono da un vestito color carne possono essere.
La seconda dal trippaio. Specie di Caron Dimonio che passa la giornata dietro ad un pentolone in cui sobbolliscono le interiora. Pallida anche questa. La gonnellina tagliata dritta sotto il ginocchio, fruit con scollo a V che potrebbero essere fuori produzione da sei lustri, farfallina d'argento al collo senza essere la D'Addario. Chiede un panino con lampredotto. Caldo e lampredotto (interiora di bue bollite per giorni e servite bollenti) sono un film di Thomas Miliian senza Bombolo. Viene servita. Si imbufala:
–> E' caldo
–> Signora, è lampredotto
–> Ma è bollente
–> Signora, è lampredotto
–> Ma con questo caldo, non si può
–> Signora, è lampredotto
–> Io non pago
–> Va bene, basta non mi chieda l'insalata di trippa per dirmi che è ghiaccia
La risposta del Caron Dimonio che è anche troppo british per fare il trippaio in San Firenze.
La prossima?

Venerdì_luglio_Splinder

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/07/2010

Screen shot 2010-07-02 at 9.24.16 AMAria di piazza vuota.
Medina abbandonata.
Piacevole.

Ragazze in Vendita (Post per erezioni tristi)

21 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/07/2010

Screen shot 2010-07-01 at 4.31.55 PMUn sito.
Un sito di donne che si toccano.
Mostrandosi.
Il prezzo è in crediti: 700 crediti, il cellulare; 30, la stanza privata; [•] per le foto amatoriali.
Non c'è nulla di male.
Arrotondano.
Mica vendono il proprio corpo?
Si fanno solo vedere.
Fanno vedere quello che si vuol vedere.
Basta.
Tutto qui.
E ci compri il cellulare nuovo che il vecchio si è rotto.
Il plasma da 56", che è tanto lo desideri.
Che ci pigli un paio di jeans in più e, magari, ci paghi la pizza per il figlio, che stipendio e alimenti non arrivano al 27.
Tutto qui.
Un modo tranquillo per sbarcare il lunario, magari piacevole.
Forse il problema non è morale.
Non è se vendere la propria immagine sia come vendere il proprio corpo.
Il problema è sociale.
Che una donna che si mostra per 30 crediti, non lo fa per piacere.
E non riesco a non pensare che non si senta umiliata con un tipo che le chiede se vuole essere "addestrata".
Il problema è che anche il sudore della prostituzione è sudore e merita lo stesso rispetto del sudore in catena di montaggio.
Forse di più.
Il problema è che magari quel qualcuno che fa da intermediario fra chi guarda e chi è guardato, quel qualcuno che gestisce la piattaforma di interconnessione fra domanda ed offerta, trattenendo un prezzo per il proprio servizio, si chiama magnaccia.
Quel qualcuno lì di rispetto non pare ne possa meritare nessuno.
Ma proprio nessuno.

Innocenti come Dell’Utri (Praticamente un Cristo in croce)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/06/2010

Screen shot 2010-06-30 at 10.16.18 AMChi scrive è fermamente convinto della innocenza di Dell'Utri.
Non tanto perché crede che i misteri della trattativa fra servizi segreti deviati e mafia siano dolorosi ed inesplicabili.
Non solo perché le dichiarazioni di Ciancimino jr. sul "papello" sembrano davvero singolari al buon senso comune.
Nemmeno perché il pentito Spatuzza è stato smentito dai fratelli Graviano e le dinamiche del pentitismo possono allontanare assai dalla verità storica delle cose, creando una verità processuale che potrebbe essere molto più mafiosa della mafia stessa.
Ma perché crede ed è convinto che sia naturale per un italiano, per qualsiasi italiano, aiutare gli amici e lavorare come trait d'union fra di loro.
Perché crede ed è convinto che la finanza si fa nei salotti molto più che nelle borse valori e che a casa sua uno può invitare solo chi conosce.
Perché crede ed è convinto che se un uomo di mondo è amico di altri uomini di mondo, tutti assieme si comportano da uomini di mondo.
Questo però non si chiama mafia.
Si chiama natura delle cose.
Per queste ragioni, chi scrive è fermamente convinto della innocenza di Dell'Utri e forse anche dell'eroismo di Mangano.
Ne è fermamente convinto e se ne vergogna.
Come è convinto che il nostro Stato non abbia bisogno di sentenze che arrivano dopo sette anni dall'inizio del processo per combattere contro tutto questo.
Ha solo bisogno di vergogna e di indignazione.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Educazione sentimentale)

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/06/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola si pone un problema classico: Come nascono i bambini.
Il padre cerca di spiegarlo, approfittando della assenza di pudore del nido.
–> Come nascono i bambini?
–> Beh, i bambini nascono dalla passerina …
Sgomento preoccupato e ripresa del gioco con la immancabile Barbie bicicletta
–> Come entrano nella passerina?
–> Nella passerina non entrano i bambini, entra il pisellino e lascia un semino …
Risposta idiota del padre, che pensa ai suoi genitori ed al fatto di non avere mai capito che cosa fosse il semino finché non ha avuto la prima erezione.
–> Ma, babbo, se il pisellino entra nella passerina, dopo come fai a riprenderlo?
–> Via, leggiamo un libro …
L'osservazione finale del padre, che, fra sé, pensa come in effetti talvolta non sia per nulla facile riprenderlo.

L’ammorbidente irrituale di un ministero law cost

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/06/2010

NapolitanoNessuna simpatia per il ministro Brancher.
Un senso di grave fastidio.
Per un ministro nominato in assenza di una delega precisa.
Per l'uso del legittimo impedimento che in assenza di una delega precisa non può essere giustificato.
Sul piano costituzionale, è il Presidente della Repubblica che ha la responsabilità politica di nominare il Presidente del Consiglio dei ministri, ma è questo che ha la responsabilità politica di nominare i ministri.
Nel caso dei ministri con portafoglio, ovvero dei ministri la cui esistenza è fissata da norme di legge generali ed astratte che individuano il dicastero e le relative competenze, la responsabilità del Capo del governo riguarda solo la persona scelta a ricoprire una carica.
Nel caso dei ministri senza portafoglio, la responsabilità del Capo del governo riguarda anche la delega che lo stesso conferisce al ministro e che deve essere giustificata da una esigenza politica concreta e ben delineata.
Qui, questa esigenza non risulta con chiarezza.
La delega al ministro Brancher è cambiata molte volte nei giornali e non è mai arrivata sulla gazzetta ufficiale della Repubblica.
La delega del ministro senza portafogli è la misura delle sue attribuzioni, la quota di potere di governo che gli viene trasferita dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Senza questo atto, non si può parlare di legittimo impedimento perché non si sa che cosa impedisce al ministro di compiere il suo dovere di cittadino e presentarsi in tribunale o lasciare che il tribunale svolga il suo compito senza la sua presenza.
Di qui, il grave fastidio per un pasticcio di bassa politica collegata al dialogo/scontro fra PdL e Lega, nelle immagini più ottimistiche, alla necessità di evitare processi imbarazzanti per l'intera compagine di governo, nelle visioni meno celesti.
Ma il Capo dello Stato non ha alcun potere di pronunciarsi sulla esistenza del legittimo impedimento.
Il legittimo impedimento è stabilito da una legge (n. 51 del 7 aprile 2010) che egli ha promulgato e che promulgano ha consegnato alla magistratura che dovrà farne applicazione.
Sono i giudici che devono giudicare del legittimo impedimento dell'imputato Brancher a presenziare alle udienze in cui è giudicato, senza che il Capo dello Stato possa intervenire.
Ferruccio De Bortoli, sul corsera di oggi, sottolinea che il Capo dello Stato ha molto apprezzato l'intervento di Ainis sulla Stampa di sabato 26 giugno.
Ainis è un costituzionalista molto serio e molto attento.
Ma il suo intervento è particolarmente criticabile: si legge che il Presidente della Repubblica è custode di valori etici e che, siccome presiede il Consiglio Superiore della Magistratura, può fornire alla magistratura stessa l'avallo per l'interpretazione costituzionalmente preferibile di una disposizione di legge.
E' un modo pericoloso di guardare al ruolo del Capo dello Stato, che in questo modo diventa una magistratura politica in grado di influenzare le magistrature giudiziarie.
Il fatto che il Capo dello Stato veda con favore questa intepretazione del suo ruolo è un messaggio preoccupante, il messaggio di una carica dello Stato in forte avanzamento verso (e contro) altre cariche dello Stato che dovrebbe fronteggiare in una posizione di equilibrio, ma che non dovrebbe accerchiare con il peso della propria irresponsabilità politica.
Tutto questo è molto pericoloso e dovrebbe essere visto con estrema preoccupazione da sinistra, perché i presidenti della repubblica hanno il vizio di non essere giovani e potrebbe essere questa legislatura ad occuparsi della sua sostituzione: un Napolitano forte è un atout delle sinistre, ma il prossimo capo dello Stato potrebbe non essere di sinistra e sicuramente si approprierà dei progressi compiuti da Napolitano nella conquista del potere politico concreto.
L'irritualità del Capo dello Stato rende meno antipatico il povero Brancher, che non si trova in una bella situazione, anche se, con un bel colpo di orgoglio, riesce a agganciare il premio del ministro più law cost della storia repubblicana, dichiarando che è perseguitato a causa di Lippi e della pessima figura della nostra nazionale.
Per fortuna, la destra si sa fare male da sola.
Perché in questo caso, la posizione di Napolitano fa male davvero.
Alla democrazia, complessivamente intesa e non solo a Brancher.

Una settimana delicata (ovvero del cazzo). Anzi, forse, no!

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/06/2010

Screen shot 2010-06-25 at 11.45.33 AM
La Fiat ha vinto il referendum di Pomigliano, senza raggiungere il plebiscito auspicato.
Il governo ha il primo ministro della storia repubblicana cui vengono cambiate le deleghe fra designazione e nomina, il che pare abbia suscitato qualche perplessità persino nella maggioranza grigioverde ed ha spinto il Quirinale ha affermare l'inesistenza di un legittimo impedimento per l'ex sacerdote.
La fine della Coppa del Mondo si avvicina, e sono escluse le due finaliste della precedente edizione.
Bill Cosby è morto su twitter ed è risorto nella vita reale, o viceversa.
Insomma, è stata una settimana delicata.
Finché due tizi non si sono decisi a cedere il loro intimo usato, anche per più giorni, con un apposito blog su splinder.
Ed è diventata una settimana del cazzo. Tipicamente intesa.

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