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Chi li ha sciolti (Piselli turchi)?

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/02/2010

2I bagni turchi d’oriente sono separati, per maschi e femmine.
Non i bagni turchi e le saune d’occidente.
Solo apparentemente, però.
Mentre i maschi di per solito godono della loro nudità, le femmine si tengono addosso gli asciugamani a coprire le pudenda.
Il pisello da bagno turco è una povera cosa, flaccidamente intenerita dai vapori.
Quello da sauna, una povera cosa arrossata dai calori.
Comunque una povera cosa di cui è difficile essere orgogliosi.
Finché non ci si accorge che l’arte dell’esperto tombeur de sauna è nel divaricare le gambe con distratta naturalezza in modo tale da evidenziare la quantità di cinci sdraiata sul marmo.
Anche qui, insomma, chi l’ha più lungo è perché se lo tira.
Ed il tombeur de sauna se lo tira parecchio.

Di Pietro e la moglie di Cesare

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/02/2010

stor_11650478_34090Il Corriere della Sera attacca Di Pietro.
Con serena e attenta circospezione.
Lo attacca per una cena del 1992.
Del 15 dicembre 1992, quando Di Pietro aveva appena firmato l’avviso di garanzia per Craxi decretando la fine della prima repubblica.
Quella sera, Di Pietro la passò accanto a Bruno Contrada, che, il 24 dicembre 1992, fu arrestato e successivamente condannato definitivamente per un certo numero di collusioni con la mafia particolarmente oscure.
A quella cena, era presente anche il rappresentante di una agenzia privata di investigazioni, la Kroll, piuttosto nota in ambito internazionale, specializzata nella gestione delle informazioni riservate in ambito finanziario e nel loro sfruttamento contenzioso.
Il Corriere della Sera sottolinea che ciò che stupisce non è tanto la cena in sé, che si è svolta in una casera dei carabinieri, a valle di un convegno del consiglio superiore della magistratura, quanto l’averla voluta tenere segreta e riservata per quasi venti anni.
L’osservazione è pertinente.
Di Pietro usa il Fatto Quotidiano per replicare.
Gli argomenti sono: (i) io ero un umile manovale dello Stato che cercava di tirare un muro dritto; (ii) chi mi accusa è un grafomane che ha collezionato numero diciotto diffide della autorità giudiziaria e che ha dovuto vendere la casa per pagare le spese di giustizia.
Inutile osservare che gli argomenti di Di Pietro non toccano la sostanza dei fatti, ma mirano a svuotarli attraverso la mitizzazione del protagonista e la demolizione dell’antagonista, che, peraltro, è stato a  lungo sodale di Di Pietro ed ha stilato lo statuto dell’Italia dei Valori.
Sono argomenti che ricordano Giulio Cesare, il quale al processo contro il ganzo della moglie, dopo essersi detto convinto della fedeltà muliebre e quindi della innocenza del fedifrago, si sentì chiedere: Ma se sei convinto che non ti ha tradito perché l’hai ripudiata? ed ebbe il cuore di rispondere L’ho ripudiata perché la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto.
E’ la sostanza del discorso politico dell’Italia dei Valori e del Fatto Quotidiano su Berlusconi, il quale – per le stesse ragioni – dovrebbe essere ripudiato dagli italiani.
Ma se Berlusconi è ben al di sotto di un legittimo sospetto, anche Di Pietro non scherza: si è detto che l’alfiere della sua promozione a magistrato sia stato Corrado Carnevale, si sono ricordati i trascorsi del figlio, si dovrebbe rammentare spesso la candidatura del senatore De Gregorio nella scorsa legislatura, si potrebbe discutere della gestione patrimoniale del suo partito, che pare non essere sempre stata trasparente.
Triste cosa vedere il Fatto superato a sinistra dal Pompiere della Sera.
La verità è che il motto di Plutarco non significa più che Cesare deve ripudiare la moglie non perché è colpevole, ma anche se qualcuno può immaginare che sia colpevole, ma che la moglie di Cesare è innocente anche se è colpevole, perché è la moglie di Cesare.
In questo schema logico, Berlusconi e Di Pietro possono restare tranquillamente al loro posto.
Purtroppo.

Senza centro

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/02/2010

11012010101Tutte le città hanno un centro.
Che è uno spazio simbolico.
Un luogo che segna una identità.
Crescere a Firenze significa abituarsi alla cupola di Brunelleschi.
Riconoscere in quello skyline una parte di se stessi.
Lasciarsi disegnare l’anima dal cupolone.
Non il colpo epilettico della sindrome di Stendhal, ma una dolce e cronica malaria.
Il centro sta scomparendo.
La città vive delle sue periferie.
Di quegli spazi comodamente accessibili che sono identici a Novoli (Fi) ed a Roncadelle (Bs).
I ragazzi non si incontrano più in centro.
Si incontrano nei villaggi commerciali e nelle multisala.
I cinema del centro sono scomodi e le multisala, avvolgenti avatar, li hanno rimpiazzati.
Firenze, invecchiando, uccide i suoi abitanti.
Lo scriveva già De Sade.

Nuota come se piangesse

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/02/2010

bambino+piangeNuota come se piangesse.
Solo nel lusso di una piscina vuota.
Le bracciate lente come singhiozzi.
Una dopo l’altra.
Come se nessuno lo vedesse.
Come se nessuno conoscesse il suo segreto.
Come se il suo segreto fosse solo suo.
Come se tutti non avessero visto arrivare la sua mamma con un fidanzato.
Un fidanzato nuovo.
Un fidanzato da ospitare nella sua camera.
Nel letto che per lui è di suo padre.
Che non è vero che non è venuto perché aveva da lavorare.
Che non è vero che i bambini sono stupidi.
E lui è andato via.
E’ andato a nuotare.
Ingoiando singhiozzi e bracciate.
Con la stessa implacabile lentezza.
Come se nessuno avesse sentito quando diceva alla mamma:
–> La prossima volta, mamma, per favore, puoi aspettare prima di trovare un altro fidanzato?

I pensieri scomposti di una bimba piccola (Kant o Kierkegaard?)

17 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/01/2010

BimbaPiccolaMattino, presto.
Tazzona di latte e assortimento di biscotti a stupire le cispe di Bimba Piccola.
–> Babbo, perché tu non capisci che cosa io penso?
Assonnato padre che rovista nella memoria: Kant o Kierkegaard?
Sartre, era Sartre.

Craxi, donne falliche e uomo femminilizzato

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/01/2010

Bettino-Craxi-1976-Venezia2Il dibattito sulla riabilitazione di Craxi assomiglia sempre di più ad un seminario dell’Istituto Stensen su Predominio della donna fallica e seduzione nell’uomo femminilizzato.
Frizza esattamente nella stessa maniera e, soprattutto, negli stessi posti.

Boia che botte (Aggredito Luca Barbareschi)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/01/2010

luca_barbareschiLuca Barbareschi è stato riempito di schiaffi.
Banale lite da parcheggio.
L’attore blocca la macchina di un tipo con cappellino da baseball.
Il tipo si imbufalisce.
L’attore si imbufalisce.
Mette le mani addosso al tipo.
Il tipo mette le mani addosso all’attore.
Con ben altra efficienza.
Il tutto è stato ripreso ed è online: http://www.tvblog.it/post/17781/luca-barbareschi-aggredito-video-sciock-esclusivo-tvblog#continua.
Vedere il "camerata" Barbareschi rimbalzato a pedate non è il modo peggiore di iniziare una giornata.
Forse me ne dovrei vergognare.
Forse.

Chi li ha sciolti (Oscenità quotidiane)?

19 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/01/2010

INTIMITA QUOTIDIANE
Nessun amore è tanto forte da resistere alla condivisione di una tazza.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Cuore di pietra)

13 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
13/01/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola ha sicuramente un carattere molto difficile.
Non è possibile contraddirla senza che dia in escandescenze e le bizze di BP sono l’equivalente dell’uragano Katrina nel settore merceologico delle crisi isteriche.
Non è possibile calmarla senza darle ragione, ovvero senza rafforzare il suo già fermo convincimento di avere sempre ragione.
Il padre ha deciso di intraprendere la cura del ciaffone, che consiste in una reiterata e robusta serie di schiaffi, senza alcuna pietà.
Cura primitiva ma, per ora, efficace, anche se il dubbio è che prima o poi dovrà essere sostituita con degli elettroshock.
La cura del ciaffone in pubblico è imbarazzante.
Ingresso di asilo nido.
Crisi isterica di BP che non ha nessuna voglia di unirsi ai colleghi.
Robusta serie di ciaffoni.
Capannello di madri che osservano con disgustata disapprovazione il padre.
BP, interrompendo il pianto, con faccia congestionata, ma sguardo freddo ben fermo sul capannello:
–> Ha davvero un cuore di pietra.

Per chi scrivo?

20 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/01/2010

Screen shot 2010-01-11 at 11.04.24 AMHeracleum offre un servizio apparentemente fantastico.
Mostra la provenienza del traffico generato dal blog.
Il blogger scopre che cosa cerca chi lo legge.
Così uno pensa di scrivere cose normalmente intelligenti, normalmente argute, normalmente colte e, invece, scopre che i suoi affezionati lettori sono appassionati di tatuaggi hard, peni curvi, porno a Firenze e Tea Albini.
Delusione, tremenda delusione.
Per chi scrive.
Di più, forse, per chi legge, che cerca immagini con la chiave "il pisellino del mio ragazzo" e si trova davanti ad un post tutt’altro che umidificante.
Basta.
Cancello Heracleum dal blog.
Non voglio sapere chi mi legge.
Molto meglio non saperlo.

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