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Tailleur

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/05/2009

TailleurLei, un tailleur.
Un figlio biondo, perfetto, anche lui di sartoria.
La domestica.
Clandestina.
Le porta il figlio a scuola.
Tutti i giorni.
Pensando alla figlia, che non vede da quattro anni.
Perché è clandestina e ha paura di non poter tornare.
Una figlia che si sente abbandonata.
Che è un coltello aperto.
Piccolo Biondo chiede alla madre:
–> Perché non mi porti a scuola, come le altre mamme gli altri bambini?
Tailleur risponde:
–> Non ho tempo, devo fare la doccia, prepararmi, ho bisogno di calma al mattino.
In faccia agli occhi della clandestina.
Che si fanno duri, serrati.
In un silenzio inutilmente ferito.

Tags: cenere, dignità, donne, figli, jazz, tristezza
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