Livorno
E’ una città molto più bella di quello che può sembrare ad una macchina in fila alla stazione marittima.
Livorno è una città notturna.
La città in cui Luchino Visconti ha ambientato le notti bianche di Fyodor Dostoyevsky.
Ma non sembra questo.
E’ la città in cui se ti fermi dal giornalaio, la vigilia di Natale, e chiedi: "il corriere della sera e il sole 24 ore", quello ti guarda male, finché non aggiungi, finché non ti senti in dovere di aggiungere: "e mi dà anche liberazione ed il manifesto".
Allora, ti sorride, sgangherato, e dice "buon natale, compagno".
Livorno è una città in cui è impossibile invecchiare.
Fino a quarantanni, sei un "bimbo", poi diventi un "giovane", e solo quando sei davvero vecchio ti senti chiamare come "quello lì", "vello lì", direbbe un livornese.
Soprattutto, però, Livorno ha una luce meravigliosa.
E’ vicina a Marsiglia, la luce di Livorno, una luce letteraria, che sa di pittura.
La luce della tramontana di inverno.
Secca e pulita.
Si, Livorno è una città bianca, molto più vicina a Marsiglia che a Firenze.