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Funerali

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/02/2008

Era un bambino meraviglioso.
Sveglio.
Simpatico.
Bello come un aprile napoletano.
Suo padre era anziano.
Scoprì di dover morire.
Di lì a poco.
Lo consegnò ad un amico.
Poche parole: prendine cura, guardalo crescere, aiutalo se puoi.
Morì.
Il bambino pianse tutte le lacrime che potevano uscire dal suo viso.
Lo seppellirono.
Il bambino chiese di restare solo con lui.
Qualche attimo.
Non più di qualche attimo.
L’amico del padre lo accompagnava.
Il bambino abbracciò la bara.
Come si abbraccia la mamma dopo un incubo.
Parlò al coperchio.
Poche parole. Infantili e spezzate.
Raccontava che l’Inter aveva comprato Berti, o qualcosa del genere.
Il padre sparì.
Sepolto dai fiori di una mattina di maggio.
Adesso, è sparito anche il bambino.
C’è un ragazzotto, ben piantato.
Vestito di sartoria.
Perfetto per un aperitivo al Colle Bereto.

Tags: bambini, figli, fine
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