Suona
Suona.
Anche oggi, suona.
Mozart.
Con delicata forza.
Colori freddi.
Nitidi.
Perfetti.
Come ogni mattina.
Verso le undici e fino al pomeriggio.
Senza interrompersi.
Anziana, oltre ogni misura.
Vestita di cenci.
Degli stessi cenci in estate come di inverno.
Le gambe piegate verso l’esterno.
Fasciate a contenere le vene varicose sotto le calze ortopodiche.
I piedi sformati di diabete.
Sporca come sa esserlo una vecchia sola.
Che vive degli avanzi della parrocchia.
Eppure il suo pianoforte ha un suono meraviglioso.
Dietro al suo pianoforte, lei non è più lei.
E’ quello che era oppure diventa ciò che non è mai stata.
P.s.
L’immagine viene da:
http://polpadipomodoro.spaces.live.com/blog/