La fortezza Bastiani di Ostrogorsky
Tizio.
Collega.
Una carriera accademica molto brillante.
Ordinario già a trenta anni.
Erudita monografia sulle excerpta del Corpus Juris nelle Ekloghe bizantine.
Piccoletto.
Un ridere modesto.
Il ridere di chi è abituato a consumare i bordi dei corridoi.
Ci si trova a commentare il prossimo trasferimento dei dipartimenti giuridici in tal Palazzo Bastiani.
Mi pare naturale osservare che è un luogo molto appropriato.
Il diritto merita la Fortezza Bastiani.
Il luogo delle attese inutili.
Non capisce.
Non ha mai letto Buzzati.
Solo Ostrogorsky e una stuola di studiosi bulgari dal nome impossibile, di cui ormai è diventato parte.
Difficile non domandarsi che cosa gli può aver detto Ostrogorsky senza quella sensibilità poetica che consente di dare un senso vivo alle nozioni astratte e che si trova in un quadro di Paolo Uccello, in una sonata di Mozart o in una sottolineatura di Fresu.
Difficile non domandarsi che cosa può dire lui ai suoi allievi.