Quando un ministro viene interrogato …
Il Corsera di oggi pubblica una lettera del ministro Tremonti, che spiega le ragioni della convivenza con Milanesi ed i termini economici del menage.
Termini abbastanza oscuri, almeno per chi scrive, e comunque tratteggiati con un certo imbarazzo da parte del loro autore.
Ma in un punto la lettera è molto chiara: Quando un ministro viene interrogato pubblicamente, ha il dovere di rispondere pubblicamente anche se le circostanze su cui gli viene chiesto di rispondere riguardano la sua vita privata.
Non bisogna chiedersi che cosa abbia voluto dire.
E' tremendamente chiaro il riferimento al silenzio del capo del Governo sulle dieci domande che Repubblica gli pone dall'inizio del bunga bunga.
E suona come un definitivo saluto.
L'unica cosa che non è chiara è se sia il saluto di Tremonti o il saluto a Berlusconi.
Né è chiaro che cosa sia meno peggio da sperare.