Bad winner and good loser (Ed ora, ossi di seppia)
Bersani ha [trionfato] alle primarie.
In questo senso, gran parte dei commenti di ieri sera ed oggi, che lo incoronano come un imperatore eletto dal popolo.
Ma non è così, e lo dicono i numeri.
Fra il primo ed il secondo turno, Bersani ha guadagnato il 20% dei voti validi.
Renzi ha mantenuto il 98,16% delle preferenze.
Di conseguenza, Bersani non è riuscito ad approfittare delle alleanze strette con gli altri candidati, che gli avrebbero dovuto portare complessivamente 329.080 preferenze in più di quante ne ha ottenute.
Soprattutto, non è riuscito a convincere gli elettori di Sinistra e Libertà che, in 204.612, per il 42,13% del totale, non gli hanno accordato la propria preferenza.
Questo non significa vincere, significa assicurare un aggio ad un partito la cui alleanza non è proporzionale all’apporto elettorale (Sinistra e Libertà) e non riuscire a portare al voto tutti coloro che avevano deciso di partecipare all’esperienza delle primarie.Bersani non è riuscito ad approfittare delle alleanze strette con gli altri candidati, che gli avrebbero dovuto portare complessivamente 329.080 preferenze in più di quante ne ha ottenute. Soprattutto, non è riuscito a convincere gli elettori di Sinistra e Libertà che, in 204.612, per il 42,13% del totale, non gli hanno accordato la propria preferenza
Dall’altra parte, Renzi ha dimostrato di essere capace di mantenere il proprio elettorato, il che è sorprendente perché l’unica cosa sicura è che si tratta di un elettorato giovane e diverso da quello tradizionale ed anagraficamente non lontano dal camposanto del centrosinistra di Bersani.
Nella sostanza, con Bersani vince il centrosinistra che non riesce ad attirare voti.E’ una vittoria? Si, ma per Berlusconi che adesso può tirare un sospiro di sollievo. Per gli altri, ossi di seppia…
E’ una vittoria?
Si, ma per Berlusconi che adesso può tirare un sospiro di sollievo.
Per gli altri, ossi di seppia…