Impenetrati silenzi
Il silenzio sfinisce
Addolora le mani il silenzio della Musa e dei suoi fardelli
Addolora il pianto e trascina i piedi mentre il vento è una furia che scuote la mente
Il dannato osserva la sua Musa mentre tace
Ne assapora il silenzio, si lascia condannare dal suo nascondersi, lo vive come un harmattan
Oramai conosce il colore dei deserti e trova la sua strada nella sabbia
Strada di sete e naufragi
Il silenzio è sfinita sabbia mentre il dannato sa che la sua sete si può dissetare dal suo grembo
Quel grembo che è stato madre e amante e nel quale la sua anima si unisce al corpo dissecandosi
Questo silenzio che è vergine come le latrine di un postribolo.