Oggi, tennis (Il pretendente attempato)
Gli spogliatoi sono divertenti.
Chiacchere fra uomini nudi.
Che si danno del lei.
Esattamente come se indossassero la consueta cravatta corazzata.
Tipo, cinquantenne, piuttosto noto in città, o meglio di una famiglia abbastanza nota in città, si confida con l’amico.
Altrettanto cinquantenne e altrettanto noto.
La vedo, adesso la vedo.
Ma non capisco.
Io sono riguardoso.
Ma lei sembra che mi eviti.
So fare anche il pazzo.
L’originale, l’imprevedibile.
Lei mi piace.
Che faccio?
L’amico lo consiglia.
Lo incoraggia e lo sorregge.
Praticamente, un discorso da sedicenni.
Fortunatamente, interviene il cinestetico, famoso nel circolo per l’elegante eloquenza e la vicace retorica.
–> Ma che gliel’hai messo in mano, imbecille?
Tuona con voce da capitano di veliero, mentre, settantenne ben munito, osserva il povero ciondolo dell’attempato pretendente, che – insaponato – non fa miglior mostra di sé.