La repubblica di Berlusconi
Berlusconi ha parlato ad Onna della resistenza.
Ha accettato la retorica resistenziale del fazzolettone tricolore.
Chiarendo che meritano pietà anche coloro che in buona fede sono caduti dalla parte sbagliata di una guerra civile.
Scalfari ha applaudito nella omelia settimanale che pubblica ogni domenica in forma di fondo.
Il Giornale ha applaudito Scalfari nel fondo del lunedì.
Siamo tutti più vicini adesso.
Tutti più lontani dalle cesure del 1944 – 46 e della Prima Legislatura Repubblicana.
Così, Franceschini, che seguendo la pista Scalfari sta studiando l’ipotesi partito unico: il PCI_PDS_DS come corrente del PdL.
Cazzate.
Il vero punto è che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato il ritiro di un disegno di legge di iniziativa parlamentare (Barani ed altri).
Violando le prerogative costituzionali del Parlamento.
Sacrificando il diritto di ogni parlamentare di presentare un disegno di legge (71, Cost.) e il divieto di mandato imperativo (67, Cost.), sottolineati da Bocchino e Cicchitto in una nota congiunta poche ora prima della esternazione berlusconiana.
Se questo non è fascismo, ci si avvicina parecchio.
E se i parlamentari del PdL avessero un rigurgito di dignità, dovrebbero prepararsi ad un Aventino.