La palla di Noemi
Il Noemi_Gate si sta facendo inquietante.
Sinora è parso una vicenda da corriere dei piccoli.
A cominciare dal nome dei protagonisti: Noemi, che sa di zuppa in latta; Benedetto Letizia, il padre che proclama la statisticamente improbabile verginità della figlia e minaccia querele contro Gino Flaminio, il fidanzato (ex) che ha raccontato come Berlusconi chiedesse per telefono a Noemi di restare pura, contraddizione piuttosto divertente.
L’intervista alla zia: si fa finta di non sapere più che cosa scrivere.
L’Espresso di oggi, già querelato dal Ghedini di fiducia, che spiega le prassi di Villa Certosa in materia di signorine: un gettone di 2kEuro, da spendere in abbigliamento, più un ciondolo. Se si considera il tempo della prestazione (quattro giorni in alta stagione), sono prezzi più da viali di circonvallazione che da escort di una certa professionalità.
Eppure qualcosa stona.
Berlusconi appare nervoso.
Pranza con Fini, il quale lascia trapelare Solidarietà umana all’amico Silvio, come dire E’ un poveraccio impastato di cerone e viagra e alla sua età merita compassione.
I berluscones parlano di servizi deviati.
La stampa straniera attacca il governo italiano su tutti i piani.
Si fanno strada indiscrezioni su governi istituzionali ed il miliardario ridens minaccia elezioni anticipate.
Se ci fosse una sfera di vetro, si vedrebbero delle intercettazioni telefoniche fitte di maligni ammiccamenti pubblicate a ridosso delle elezioni.
Le lascia intravedere Repubblica di questa mattina in un articolo che pare scritto da Mario Puzo.
Il Noemi_Gate comincia ad assomigliare ai primi fuochi di artificio di una festa patronale o all’antipasto in una cena dell’Artusi: un modo per minacciare il gran finale.
Sarebbe davvero un complotto perfetto.
Un po’ troppo per Franceschini.
Ma molto coerente con il profilo di Fini, le coperture di Napolitano, gli arroccati silenzi di D’Alema.
E mi dispiacerebbe avere visto giusto.
P.s.
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