Esecrabile: quello che non vorrei avere pensato
Due ragazzi, un ragazzo e una ragazza, si appartano su una spiaggia di una nota località balneare.
Di notte.
Vengono trovati da un gruppo di ragazzi meno fortunati di loro e più forti di loro.
Il ragazzo viene picchiato come un animale e lasciato per morte.
La ragazza viene violentata e buttata in mare.
Il gruppo di ragazzi fugge e continua la sua notte di violenza con un lavoratore del sesso che esercita ai margini di una strada.
Di tutto questo, ciò che è esecrabile non è solo la bestiale violenza del branco che si muoveva la notte di qualche giorno fa in quella località balneare.
La violenza ha sempre delle giustificazioni, sociali, economiche, culturali.
Un uomo diventa un animale perché è un animale e basta poco a farglielo ricordare.
Ciò che è esecrabile sono io.
Io che ho pensato che se due ragazzi si appartano al buio su una spiaggia di notte, può succedere di tutto.
Come se vivessimo in un fumetto di Dylan Dog che passa a trovare Dampyr.
Questo è esecrabile e davvero inaccettabile.
Nessuno può pensare che non si può vivere un chiar di luna sul mare perché è normale che ci siano degli licantropi che si aggirano di notte.
Né a Rimini, né a Saint Tropez, e nemmeno a Dover.