Il fotografo di matrimoni
Il fotografo di matrimoni non voleva fare il fotografo di matrimoni ed è morto giovane.
Di qualcosa che non ha nome ma fa molto male. Anche a uno che amava il gioco e si stonava di bingo.
Odiava i matrimoni perché diceva che c’è una sottile distanza, un impercettibile confine fra gli istanti.
Ogni decisione è poco più di un attimo. Ma ci sono attimi nei quali si decide per tutta la vita.
Può andare bene e capita di essere felici ma può andare anche molto male ed essere infelici per tutta l’eternità. Può, infine, andare ancora peggio e passare la propria vita a rimpiangere di non avere deciso per paura di decidere.
Si deve scegliere con attenzione perché ci sono scelte che possono rovinare per sempre. Ma non con troppa attenzione perché niente è così importante da non meritare di essere giocato.
Odiava i matrimoni per questo. Perché lui sapeva vedere il futuro delle scelte degli altri attraverso il mirino della sua Yashica e non c’è niente di divertente nel fotografare la nascita di un inferno.