Poema senza eroi (Postilla ad Anna Achmatova)
Non ci sono eroi capaci di sopravvivere alla vita.
Non la vita del carcere, non la vita del gulag, non la vita del dissidio.
Semplicemente quella vita donata da un Dio capace di maledire i propri figli e di perdonarli facendo loro uccidere il suo figlio prediletto.
Non ci sono eroi se non quella donna, fiammeggianti occhi in consumato loden, che si sente chiamare per nome: Tu sei capace di descrivere tutto questo?
Si, risponde, e l’altra, altrettanto soffocata dal freddo, altrettanto sottomessa alla vita, altrettanto pronta ad affondare, sorride.
Questo, il vivere.
Raccontare coloro che si sentono consolati di una memoria.
Senza nessuna speranza o consolazione.
Solo per un sorriso.