Influencer agli inferi
Gli influencer non sono reporter perché nessun giornale comprerebbe i loro contenuti e i reporter non sono influencer perché nessun consumatore comprerebbe mai i prodotti che promuovono nei loro articoli. Read more →
Gli influencer non sono reporter perché nessun giornale comprerebbe i loro contenuti e i reporter non sono influencer perché nessun consumatore comprerebbe mai i prodotti che promuovono nei loro articoli. Read more →
Gli esami non sono mai semplici.
L’ultimo studente dell’ultimo appello dell’ultima sessione non è mai il più semplice.
Non ha studiato, o meglio: non ha risposto alle domande come se avesse studiato.
Neppure alla domanda su quali libri di testo avesse preparato il suo esame.
L’esame lo ha condotto il mio assistente.
Mi chiama. Per lui sarebbe 18—- solo perché altrimenti lo studente non manterrebbe il diritto alla borsa di studio che gli è stata assegnata.
Faccio la più semplice delle domande.
Cerco di aiutarlo. Non ci riesco.
Gli comunico che non ha superato l’esame.
Risponde che perderà la borsa di studio. Replico che le borse di studio sono per chi studia.
Mi fermo. Ci ripenso. Verbalizzo diciotto.
Gli dico:
lei non merita questo voto ma io non voglio prendere una decisione che è solo sua. Veda lei se vuole cambiare registro e terminare con onore e dignità il suo percorso di studio o continuare a fare queste figure.
Ma, davvero, mi resta un gran peso sullo stomaco.
Sia per quello che ho fatto che per quello che ho detto.
Il perfetto citrullo sono io, il Maestro sa chi è.
L’ancora giovane Maestro e l’imberbe perfetto citrullo, in un dialogo nel quale il perfetto citrullo viene presentato a un collega del Maestro e il Maestro lo definisce con il medaglione:
Lui pensa
Il perfetto citrullo gongola.
Anni dopo, il Maestro è stato trascinato via dalle maree degli eventi che hanno dilavato la vita del perfetto citrullo e lo hanno trascinato in un esilio fuori porta.
Un collega più anziano presenta il perfetto citrullo a un collega che, ovviamente, non aveva idea di chi fosse il perfetto citrullo. Di nuovo:
Lui pensa
Di nuovo, il perfetto citrullo gongola.
Orgoglioso: io, io sono uno che pensa.
Non avevo capito allora, povero idiota, che per chi si avvia per le varicose e auliche vie dell’alta accademia, l’importante non è pensare, anzi quello è meglio nasconderlo. L’importante è ricordarsi quello che hanno pensato gli altri in modo da citarglielo addosso al giusto momento.
Soprattutto, però, e lo capisco solo adesso non avevo capito che questo il Maestro e il collega più anziano lo sapevano perfettamente e quando dicevano:
Lui pensa
mi menavano per il naso.
O, forse, più probabilmente, che, nella loro molto accademica maniera, mi stavano dando un consiglio e un suggerimento. Quelle cose che, in questo mondo, dirle direttamente è più volgare che cenare in pantaloni corti al club del golf.