Ushuaia non è a Ibiza
Ushuaia si trova nella Terra del Fuoco ed è all’imboccatura del canale di Beagle, il passaggio più interno fra l’Atlantico e il Pacifico. Il più esterno è il Drake Passage e il più spettacolare è lo Stretto di Magellano.
Un posto per veri marinai, persone che sfidano se stesse per trovare lo spettacolo di una natura crudelmente incontaminata, di un mare che inonda il ponte di onde forti come incubi e di un vento incessante, un fischio negli orecchi che accompagna per giorni e giorni, anche dopo che si è arrivati in Cile, anche dopo che si è raggiunto il Messico.
Ma Ushuaia è anche un rifugio sicuro. Uno spazio in cui chi osserva Capo Horn può decidere di restare perché per arrivare a Capo Horn ci sono molti ponti da tagliare, molte cose da abbandonare e chi arriva a Capo Horn sa che può tornare solo se lo attraversa, se riesce a mettere la prua su Beagle, Magellano o Drake.
Ushuaia è il tempo in cui si raccolgono le forze prima del balzo, in cui si osserva il meteo, in cui ci si interroga con i vicini di barca e di ormeggio, il luogo in cui, alla fine, si può anche decidere di restare per tutta la vita perché a Ushuaia i venti non hanno un nome diverso dalla loro direzione che è quasi sempre NNW, con una forza superiore a 8, gran lasco su Capo Horn, traverso dove il mare si incrocia e, infine, bolina stretta per risalire. Significa che quando si parte, non si può tornare indietro. Che tornare indietro è faticoso quando andare avanti e, quindi, potrebbe non avere senso.
Questo è Ushuaia, il porto in cui si può decidere di restare per tutta la vita, perché una volta partiti non si può più tornare indietro.
Ma Ushuaia è anche un albergo di lusso a Ibiza, un posto per ricchi, in cui si può spendere più di 8.500Euro per una settimana, un posto da ombrelloni con l’aria condizionata e nel quale si pagano le cameriere per spruzzarle di champagne.
Mi domando se chi va all’Ushuaia di Ibiza sia mai stato nella vera Ushuaia o, semplicemente, sappia della sua esistenza e so che vale anche il reciproco, che chi conosce la vera Ushuaia non sa niente dell’albergo di Ibiza.
Un marinaio di Ushuaia potrebbe andare nell’albergo mentre nessuno in quell’albergo vorrebbe arrivare a Ushuaia o controllerebbe sul suo telefono che ore sono in quel lontano, irraggiungibile porto, per far respirare la propria nostalgia.
So che il marinaio di Ushuaia a Ibiza sarebbe solo come un naufrago vinto dagli incubi che ha ascoltato dalla voce del Capo. Una volta mi sarebbe piaciuto sperare che il turista di Ibiza, invece, era solo una persona che non aveva mai incontrato nessuno capace di raccontargli di Ushuaia, che se lo avesse incontrato, quelle parole lo avrebbero incantato e si sarebbe trasformato.
Ma non è così: ognuno ha il suo naufragio, nessuno è migliore o peggiore e il segreto di ogni naufragio è l’allegria.