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Archive for category: Senza categoria

Oggi che è il tuo ultimo giorno di scuola media

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/06/2018

Oggi hai giocato con i gavettoni. Ti sei bagnata ed hai riso nella luce che giocava con l’arcobaleno

Anche oggi sei diventata grande e mi hai regalato il ricordo dei tuoi anni che per me erano già il sapore di Lucky Strike e dentifricio di una ribellione addomesticata

Stamani, presto, ti ho guardata dormire del sonno che allontana la fatica mentre io allontanavo la fatica dal sonno e mi hai regalato lo stesso attimo di meraviglia con cui Glenn Gould risuscita l’insonnia di Bach

Ed è l’unica cosa che vorrei poterti donare. Un attimo di meraviglia che non svanisce, che non sembra eterno prima di diventare fumo nel vento della vita

Quello che tu hai sempre regalato a me

Accademici inconsapevoli

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/05/2018

Una delle caratteristiche che rendono il professore universitario immune anche al Fall Down nucleare è l’assoluta assenza di ironia.

È questo che li rende vittime di adulazioni che sarebbero imbarazzanti per chiunque. Ma non per loro che non immaginavo di essere dei poveri cristi che hanno sbagliato strada per il Golgota.

L’allievo bisognoso di trasferimento e dipendente in tutto dal maestro lo adula dicendo alla fine di una faticosamente infinita seduta di tesi se può ricevere una copia del libro che questo ha appena pubblicato.

Il maestro si schernisce. Ho pubblicato con Cedam e questi danno solo sei copie, dice per far capire l’importanza della sua opera per effetto dell’autorità dell’editore.

Non riesco a resistere al mio momento abissale: più che altro sanno che se non lo compri tu. Non lo compra nessuno…

Lo scarafaggio compassionevole

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/05/2018

Gli scarafaggi sono abituati a far paura e perciò si spaventano molto facilmente.

Succede lo stesso anche alle persone. Chi vive di terrore si terrorizza quando incontra un uomo che non lo teme.

Questo scarafaggio, però, è particolare. Ha un carattere tutto suo.

Appena un piede gli si avvicina voglioso di morte, si piega, si contorce, si dimena. Mostra la propria miseria come uno che sa di dover morire e chiede compassione con l’immagine della propria paura.

La compassione, però, non è un sentimento che si conquista con la pancia piena e i suoi ultimi pensieri sono un rimpianto che rantola perché gli scarafaggi hanno questo di bello.

Muoiono in silenzio.

Mentre la tua memoria svanisce come giorni di calendario quando non ci sono più i santi

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/04/2018

Dove adesso sei, forse, non ci sono rondini a disegnare il cielo né i papaveri accarezzano il freddo dei binari.

Non manca l’acqua alle piante del tuo terrazzo che non avresti mai lasciato soffrire questa sete d’ombra.

Il tuo compleanno non viene dimenticato e il sessantunesimo anniversario di matrimonio non è una carezza d’oblio per quattro ruote nemmeno troppo sorridenti.

Dove sono io, con le labbra secche di primavera, la stessa sete d’ombra delle tue piante e la fame di ciliegie di quando mi lasciavi salire sugli alberi, vorrei solo che tu non avessi freddo.

Pastori tedeschi

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/04/2018

Solo un pastore tedesco può iniziare una via crucis ricordando che Gesù fu condannato da Ponzio Filato.

Solo Bimba Piccola può completare leggendo che dopo la condanna scoppiò un tumulato.

Il resto non ha potuto essere all’altezza del cominciamento.

Mani perdute

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/03/2018

Mi hanno fatto male questi guanti nella spazzatura.

Li ho stretti a lungo.

Pieni di mani di bambine.

Calde.

Curiose.

Mi ha fatto male vederli vuoti e abbandonati.

Anche se sono solo una pelle di serpente.

Persa per una ancora più bella.

Chi li ha sciolti? (Vecchi feroci)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/10/2017

Tremenda fila di anziani per delle analisi.

La vescica ha delle urgenze che la disciplina non doma.

Scusi che posso rimanere in fila mentre vo a fare un po’ d’acqua?

L’anziano è per la prostata.

Se gli riesce…

Risponde la vecchia a cui evidentemente gli anziani malati di prostata sono venuti parecchio a noia.

Quella dopo ha furia. Ma dimolta furia.

Senta che posso fare per telefono?

La tipa della reception senza alzare gli occhi dallo schermo del computer:

No. Bisogna che l’abbia pazienza…

La furiosa prova a replicare che ha un figlio che ha bisogno di lei e che si trova in un altro ospedale.

La solita vecchia, che evidentemente ha preso a noia anche le mamme con i figlioli malati e non solo i vecchi con una cornamusa al posto della prostata

Allora ‘un gli ci vòle pazienza. Gli ci vòle fortuna…

Coprire il vuoto con il vuoto (Zaia e lo statuto speciale)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/10/2017

Il governatore Zaia legge profstanco

Coprire il vuoto con il vuoto ovvero il Veneto chiede lo statuto speciale, Maroni dice che il suo collega sbaglia e il Governo bolla l’iniziativa come incostituzionale.

Il Veneto chiede lo statuto speciale ma non significa nulla, esattamente come il quesito che il 57% dei cittadini veneti ha approvato: uno statuto speciale contiene le condizioni di speciale autonomia di una regione rispetto alle altre regioni a statuto ordinario. Chiedere uno statuto speciale significa individuare le materie nelle quali si chiede maggiore autonomia e specificare in cosa consiste la maggiore autonomia che si sta chiedendo. Altrimenti significa coprire il vuoto (l’assenza di significati chiari e univoci di un quesito referandario disomogeneo) con un altro vuoto (l’assenza di contenuti della autonomia speciale richiesta da Zaia).

Maroni dice che il suo collega sbaglia e insiste nella linea per cui le materie in cui si può chiedere maggiore autonomia sono quelle indicate dall’art. 116, Cost. Anche in questo caso, non si dice nulla: dire che una regione deve avere maggiore autonomia in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema non significa niente se non si spiega in che cosa dovrebbe consistere questa maggiore autonomia: si vogliono gli scarichi o le concessioni idroelettriche?

Il Governo reagisce chiarendo che la Costituzione non si tocca: la debolezza di un governo parlamentare che chiede una fiducia malata a un Parlamento diviso e balbettante è evidente anche nel momento in cui non si formula una proposta precisa e autorevole chiarendo il quadro costituzionale e politico di un’autonomia regionale differenziata.

Tutto questo vuoto non copre soltanto se stesso. Copre il desiderio di una autonomia senza responsabilità, come spiega Morrone nel suo blog, e un complesso insieme di manovre politiche in cui si confonde il significato del referendum consultivo lombardo veneto e delle elezioni politiche, così Marco Olivetti sull’Avvenire di oggi.

E’ difficile immaginare quale sarà il futuro politico del referendum lombardo veneto. L’unica cosa certa è che sarà deciso dalla prossima legislatura nazionale che è più imperscrutabile di un testo di Nostradamus.

A.M. (30/03/1934 – 17/09/2017)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/09/2017

Ottantatre anni sono un battito di ciglia e un sorriso di perle quando a dieci anni si sono ascoltate le tempeste di acciaio vomitate dalle fortezze volanti e i diciotto anni hanno visto i vagiti atlantici della primavera del 1952.

Ottantatre anni sono la memoria di quando lei era tutte le mie certezze e, prima di ogni altra cosa, le mie certezze erano una merenda in un mondo colorato di pirati, corsari e tigri.

Ottantatre anni sono la memoria di quando era, per me ragazzo, uno sguardo fra le tende che mi guardava partire, sul mio verde destriero, dalle mie certezze di bambino e si domandava fino a quando sarei tornato.

Adesso ottantatre anni sono solo quello che sono e nemmeno un giorno in più perché sono tre coppie di numeri in un libro: quadrato, blocco e fila e come in un campo di sterminio servono a non smarrire la memoria nel naufragio della vita.

Guado a piedi nudi quest’ultimo Stige pregando che quando fra poco il coperchio della bara diventerà la sua maschera funebre s’impigli un raggio di sole fra i suoi capelli perché lei aveva paura del buio e non le piaceva per nulla dormire da sola.

Esistenzialismo

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/09/2017

L’esistenzialismo è la prospettiva etica della fenomenologia.

Cerco di spiegarlo con Sartre.

Il problema dell’etica sono i valori che giustificano le scelte.

Il codice del comportamento.

Trovo interesse.

L’esistenza è L’essenza.

Inizio a perdere interesse.

Mi rifugio nell’aneddoto.

Di Sartre.

Quattro uomini sono legati a un binario.

Un treno sta per arrivare.

C’è una leva che può deviare il treno su un altro binario al quale è legato un solo uomo.

Lasciare le cose come stanno significa far morire quattro persone che saranno uccise da chi le ha legate al binario.

Azionare la leva significa uccidere una persona salvandone quattro.

Cosa fareste?

Bimba Piccola è dolcemente impulsiva.

Aziono la leva. Quattro è più di uno

Ragazza Impertinente mi guarda come un idiota.

Tace.

È lei la vera esistenzialista.

Non esistono scelte giuste.

Solo scelte.

Alzandosi perché è finita la coca cola.

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