• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

I sogni del convegnista

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/10/2007

Talvolta il convegnista sogna.
In questo caso, pare che abbia sognato del suo – involontario e riluttante – maestro.
Un sogno assolutamente imbarazzante.
Ha raccontato di aver sognato di essere nella piazza di un paese medioevale.
Avrebbe spiegato le sue ultime teorie sul principio di laicità dello Stato o sul ruolo di arbitraggio svolto dalla Corte costituzionale nella decisione dei conflitti intersoggettivi e avrebbe conquistato la totale ammirazione intellettuale del maestro che lo avrebbe baciato sulla bocca.
Un bacio molto pandemico.
Si sarebbe ritratto, gridando allo scandalo e cercando l’aiuto della folla contro il novello girolimoni.
Successivamente, avrebbe offerto un pactum sceleris che aveva per oggetto lo scambio della sua discrezione con la generosità accademica del tristo figuro.
L’ingenuità del convegnista ha deciso di raccontare il suo sogno ad una dottoranda che ha, come d’uso e d’obbligo, raccontato subito tutto al diretto interessato, all’evidente scopo di guadagnare qualche scalino nella strada del successo universitario.
Per quanto riguarda il diretto interessato, non è ancora riuscito a chiudere la bocca rimasta aperta in uno  sbadiglio di stupore: essere diventato un  girolimoni onirico è davvero una singolare scocciatura.

Chi li ha sciolti? (Digos)

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/10/2007

Fra la barzellette più idiote che l’infanzia trascina nell’età adulta c’è quella della pattuglia di carabinieri che ferma una macchina, chiede i documenti, si sente rispondere "digos" e replica "documentos".
Mi è venuta in mente stamattina quando sfogliavo la cronaca cittadina.
E’ accaduto che un coraggioso burlone si è arrampicato su una porta telematica che sorveglia l’accesso al centro storico, l’ha smontata ed ha affisso una fotografia dell’assessore alla sicurezza pubblica (eufemismo per ordine pubblico) Graziano Cioni, quello che ha sottoscritto digitalmente l’ordinanza dei lavavetri, in modo da assicurarsi il diritto morale di autore su quel bell’esempio di gestione democratica dei problemi cittadini.
La digos è stata incaricata delle indagini.
Pare che quella che sembra una burla, anche abbastanza divertente, sia stata intesa come una minaccia all’incolumità dell’importante uomo politico, ovvero un attentato alla sicurezza dello Stato.
In questo modo, una barzelletta piuttosto idiota si è trasfigurata in una fiaba di Esopo, a metà fra l’insegnamento morale e la divinazione.

Lunedì, fisiatra (il male degli altri)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/10/2007

Come tutti i lunedì, la mia schiena ha avuto bisogno del fisiatra.
Ho già avuto modo di narrare della sua sala di aspetto.
Un luogo spoglio, appena separato con una parete attrezzata, credo si chiamino così, dalla scrivania della segretaria che parla a telefono con le sue amichette.
Di solito, aspetto con il portatile sulle ginocchia, ripasso la posta in entrata, preparo la posta in uscita, gioco a sudoku, a seconda dell’umore.
Questa sala d’aspetto è un luogo di conoscenze: i malati cronici tendono ad essere affabili con i colleghi.
Normalmente non sono affabile.
Non ho mai accettato troppo di essere un malato cronico.
Di conseguenza, disdegno le abitudini dei malati cronici.
C’è un collega, però, al quale mi sono affezionato.
E’ anziano.
Un vecchio medico.
Sempre molto elegante.
Un bastone lo tiene in piedi e la gamba sinistra si muove a passo di tip tap.
Sorridente, malgrado il dolore della schiena distrutta dalla gamba paralizzata.
Al collo, un cartello con il numero di cellulare del figlio, per il caso in cui si senta male e non riesca a tornare a casa.
Ci incontriamo tutti i lunedì mattina da quasi tre anni.
Verso la fine del secondo anno, ha iniziato a darmi del tu.
Oggi siamo rimasti insieme più del solito.
Mi ha parlato come ad un vecchio amico: la cosa più difficile da accettare è non poter guarire, poter solo sperare di non aggravarsi, di rimanere come si è.
Ed ha continuato raccontandomi degli ultimi giorni di lavoro, della rabbia che lo prendeva quando sollevava il telefono e qualcuno gli diceva che stava male, che stava male di sciocchezze, mentre lui soffriva da urlare.
Della rabbia che provava nel non accettare una malattia che gli impediva di accettare la sofferenza dei suoi pazienti.
Poi mi ha chiesto di me.
Ed io, naturalmente, sono stato evasivo: anch’io non sopporto di non essere all’altezza del male degli altri.

Page 392 of 422«‹390391392393394›»

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sorelle A Tebe
  • Il porto (Esisto)
  • Santa [S]Fiducia: la democrazia delle trappole identitarie

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at