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Tag Archive for: figli

L’inverno degli uomini e l’ultima rosa dell’anno

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
01/01/2020

L’inverno degli uomini assomiglia a quello delle piante

Ci si spoglia progressivamente di ogni emozione e sentimento

Fino a restare nudi

Il quieto sole della notte e la gioia immobile delle stelle intraviste da un letto che non è più nemmeno ricordi o rimpianti

L’egoismo del sangue che continua a scorrere anche se non bastano le coperte per scaldare un cuore vuoto

Eppure solitarie rose spuntano nel roseto ormai spoglio

Solitarie e coraggiose perché le rose nascono per fiorire

Le rose

Non gli uomini

Non questo uomo che ho paura di ritrovare nella parte più profonda dei miei occhi.

I pensieri scomposti di una ragazza irriverente (I jeans strappati)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
24/10/2019

L’accompagno a scuola, non lo faccio quasi mai e a lei non piace per niente.

Ci passa davanti una tipa che sembra un confetto.

Brutta come solo l’adolescenza quando lo specchio è un baratro.

Vestita come una bambina caduta in un un tubetto di colori di Otto Dix.

Lo dico.

Non rallenta, non mi guarda, quasi non parla.

Semplicemente, sottovoce, come se parlasse alla punta dei suoi piedi:

E lui quando si mette i jeans strappati?

Compleanni putrefatti

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
13/10/2019
Compleanni putrefatti

Niente è più lussurioso e devoto di una natura morta.

Il dialogo putrefatto è un monologo
Assenza decomposta in memoria
Ricordi marciti per il dolore di dimenticare
Rimpianti abbandonati come ombrelli
La morte, un giorno di calendario
Un anniversario decomposto
Incapace di arrestare l’erosione della dimenticanza
Fino a quando cade l’ultimo eco di memoria.

Ogni uomo è un cimitero destinato a svanire nel multiverso della memoria.

I pensieri politicamente scorretti di Bimba Impertinente (Gretini)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
25/05/2019

HotPlanet

Viva Greta

Greta i “gretini” sono lo spettacolo del venerdì.

Anche Bimba Impertinente, che è al suo primo anno di liceo, sciopera per un pianeta meno inquinato e più verde. Le piace Greta e le assomiglia persino un po’.

Venerdì, si è presentata in piazza Santa Maria Novella al raduno degli studenti delle superiori e quando i suoi amici le hanno proposto di investire cinque euro per saltare la manifestazione e andare a fumare un narghilè da qualche parte in centro.

Ha pensato che fossero dei “gretini” ed è andata a manifestare con gli altri.

Come quasi sempre, il padre l’ascolta orgoglioso e un po’ stupito della sua serietà.

Lui, forse, non si sarebbe fatto sfuggire il narghilè ma i figli talvolta sono meglio dei genitori e ci si riproduce anche per questo.

In questo ambientalismo alla Greta, c’è qualcosa di stonato. Sono gli slogan: Make love not CO2; Make the world Greta again; Ci avete rotto i polmoni, etc.

E l’idea degli adulti: Io li starei a sentire questi ragazzi.

Ambiente e giustizia sociale

La tutela dell’ambiente è il fronte vivo di una delle tante guerre fra il nord e i sud del mondo. Chi ha la pancia piena vuole respirare a pieni polmoni. Chi i polmoni se li è già bruciati cercando di mettere insieme il pranzo con la cena per i propri figlioli, non ha il tempo di pensare al clima.

Una questione vecchia: la tutela dell’ambiente è un problema di giustizia sociale e senza giustizia sociale non è possibile chiedere ai paesi più poveri e meno industrializzati di rinunciare al benessere per amore degli alberi.

C’è al fondo di questa idea di ambientalismo una idea di benessere che non è tanto lontana da chi guarda con fastidio il venditore di rose al ristorante. Sto molto meglio se non ti vedo, perché qui si sta bene e dove stai te non mi interessa.

La stessa idea di ambientalismo che è dietro le fondazioni che si occupano di tutela dell’ambiente per le regate d’altura.

Chi investe qualche milione di euro per una barca a vela è davvero interessato al benessere del pianeta?

Conta in questo caso un pregiudizio da casa del popolo di periferia che non ho timore a confessare perché mi appartiene e caratterizza.

Ambiente e neoliberismo

Però chi in questo periodo si è interrogato sulle ragioni dell’ambientalismo (Frank Bösch, Zeitenwende 1979, 2019) ha chiarito molto lucidamente il legame fra questo movimento e il neoliberismo.

Questo ambientalismo di stampo neoliberista, che pensa alle ragioni dell’ambiente prima e indipendentemente dalle questioni di giustizia sociale, non è e non può essere una soluzione.

Il salario viene prima dell’aria e l’aria per essere respirata ha bisogno di esseri umani che non muoiono di fame.

Bimba Impertinente e i suoi amici, però e sicuramente, sapranno essere, anche in questo, molto meno “gretini” dei loro genitori.

Oggi che è quasi il tuo compleanno

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
25/03/2019

Oggi che è quasi il tuo compleanno perché sei nata pochi giorni dopo l’Annunziata

Non penso più ad un regalo con l’imbarazzo di non sapere cosa comprare che è diverso dalla indecisione di non sapere cosa scegliere

Oggi pensare al tuo compleanno è pensare ad una messa e a un mazzo di primavera nell’angolo freddo in cui ti abbiamo lasciata a riposare

Il dolore che mi doni è la consapevolezza della tua assenza, di capire che non trovavo mai un regalo per te perché un figlio non pensa ai regali per la sua mamma. Non pensa di dover esistere per lei se è troppo abituato a lei che esiste per lui

Non ci sono regali per chi ti ha regalato la vita.

Sarcasmi bigotti di un padre adolescente (Sgommate)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
12/03/2019

Per questo post non ci sono immagini perché le sgommate sono ciò che resta sulla ceramica del wc del momento più freudiano della giornata.

Bimba Piccola le usa per vendicarsi del mondo e della sorella.

Le lascia intatte. Muta testimonianza di spregio. Come un livornese può scrivere Pisa merda nel gabinetto di un aeroporto.

Bimba Impertinente le odia con lo stesso spirito di un ufficiale di marina che trova una cima non addugliata.

Protesta con il padre perché la sorella non ascolta.

Il padre prende la sua pazienza e pulisce.

Perché? non sei stato tu!

Chiede Bimba Impertinente.

Perché sono io che dovevo educarla e non ci sono riuscito

Risponde la stanchezza del padre mentre rinuncia alla seconda tazza di caffè americano.

C’è aria di Pasqua nelle campane

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
03/03/2019

Oggi, c’è aria di Pasqua nelle campane

La primavera si ricorda dell’inverno nella rugiada fredda come brina

Il Sole sa di nebbie

E io ricordo il profumo della giacca di camoscio di mio padre

Tanti anni fa

Vorrei sentirlo adesso quel profumo, un profumo che si sente solo avvicinandosi con labbra di bambino a una barba appena fatta.

I pensieri scorretti di una Ragazza Impertinente (il compito dopo la vacanza)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
17/02/2019

Ragazza Impertinente è mancata da scuola per una settimana di vacanze.

Durante questa settimana, c’è stato un compito di greco e il padre ha scritto una lettera molto garbata alla professoressa chiedendo il permesso di portare la figlia a sciare.

La professoressa, con altrettanta cortesia, ha risposto che non vedeva controindicazioni e che Ragazza Impertinente avrebbe recuperato il compito al suo rientro.

Così è stato.

Con una precisazione importante che la versione del compito recuperato era molto più difficile della versione data alla classe.

Ragazza Impertinente si è lamentata con il padre.

Irragionevolmente.

Se si va in vacanza quando gli altri studiano, lo si fa perché si è più bravi degli altri e lo si deve dimostrare.

S’invecchia anche sugli sci

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
10/02/2019

Lo penso mentre la guardo scendere.

Lei ormai scia molto meglio di me.

Ha gambe più agili e uno stile perfetto.

Scodinzola sui muri delle piste più difficili con naturalezza e si fa aiutare dalla massima pendenza.

È brava.

Eppure quando viene con me si mette sempre dietro e mi segue.

Sono attimi di perfetta felicità questi.

Perché non mi segue per imparare.

Non più.

Ma perché ha paura che cada e vuole rialzarmi.

Non diventa meno penoso invecchiare. Diventa semplicemente bellissimo. Bello come l’infanzia o l’adolescenza se si ha il coraggio di capirlo.

Perché questo in fondo fa la differenza. Che da piccoli non so ha bisogno di capire che si vuole diventare grandi mentre da vecchi si deve capire che non si è più giovani.

Se lo si capisce, allora si vedono anche le cose che lo rendono bello.

Come una figlia che ti segue non più per imparare da te ma per aiutarti. Per poterti aiutare.

Aureole con l’acne

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
04/01/2019

Se esiste un santo protettore degli adolescenti, spero che la sua aureola abbia l’acne.

Mica è facile essere alle sette e mezzo del mattino in una piazza del Duomo gelata dalla tramontana per vedere il set della Casa di Carta molto probabilmente sponsorizzato dalla Tachipirina.

Soprattutto quando si ha la certezza che stasera si dovrà essere alle due a recuperare le “ragazze” all’uscita di una discoteca perché hanno le minigonne e non possono tornare a casa in taxi.

Si: un santo che ti fa fare tutte queste cose merita sicuramente l’acne sull’aureola.

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