• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Tag Archive for: profstanco

I pensieri disaggregati di due sorelle (Voglio vedere)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/06/2009

SorelleBimba Piccola sa essere anche Bimba Feroce.
Non sopporta di essere sopraffatta.
In nessun modo e da nessuno.
E mena come un fabbro.
Così può succedere ed è successo che un mattino, come tutte le mattine, BP sia lasciata all’asilo nido, che ha un grande giardino circondato da una siepe.
Bimba Impertinente per mano al padre si avvia verso la scuola materna il cui ingresso si trova all’esterno e di fronte alla siepe, sicché i due camminano di fianco alla siepe.
Inconfondibile urlo di BP, in versione BF, al di dentro della siepe e al di sopra delle campane che suonano le otto.
BI:
–> Babbo, mi fai vedere?
Il padre, come al solito inutilmente ottimista:
–> Che dolce, vuoi aiutare tua sorella?
BI:
–> No, voglio solo vedere chi vince.
Con sorriso manigoldo.

Cene fra uomini

18 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/06/2009

TopolinoCameriereLe cene fra uomini possono essere divertenti o noiose, esattamente come qualsiasi altra cena.
Sicuramente, però, sono sfigate e per niente facili da organizzare.
A partire dal menu, che, a diciassette anni, comprende la carbonara, le penne braccio di ferro o gli spaghetti aglio_oglio_beberoncino mentre, a quaranta, dipende dal catering.
In ogni caso, le cene fra uomini prevedono come argomento principale sul tavolo i misteri custoditi fra le gambe delle donne: a diciassette, con un tono molto Robinson Crusoe_Venerdì che, a quaranta, diventa le giocose perversioni di De Sade narrate con la precisione di Musil.
Sono sopportabili, a diciassette come a quaranta anni, solo grazie ad ingenti quantità di demoni alcolici che consentono di trovare uno spirito cameratesco anche con lo zio ultrottantenne convocato in quanto decano nell’arte del club more ferarum e maestro riconosciuto del cunnilinguo astratto da prostata infelice.
A diciassette anni, le cene da uomini iniziavano con discorsi più o meno impegnati, che consentivano alla fica di fare il suo ingresso linguistico quando lo spaghetto aveva scaldato le ugole dei commensali con il vino necessario a dimenticarlo.
A quaranta, la fica parte più o meno subito e scalda l’ambiente come la budveiser ceka di venti anni prima. Purtroppo, però, quando tutti sono davvero presi dalla conversazione e si è finalmente creato quello spirito ormonale comune che è lo zeitgeist di ogni evento per soli maschi, uno inizia a parlare delle previsioni sull’inflazione appena circolate a Trento nelle conversazioni private fra Boeri e Akerlof.
Ed è triste ma la conversazione, a quel punto, si scalda davvero.
Esattamente come venti anni prima, quando, al momento delle grappe, qualcuno chiedeva: Ma la fica è meglio del culo?

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Amori e gormiti)

18 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/04/2009

BimbaImpertinenteBimba Impertinente è innamorata.
Tommaso.
Biondo.
Buffo.
Carino.
–> Babbo, secondo te lo amo?
–> Non saprei, quanto ti piace?
–> Non lo so, ma per lui potrei anche giocare con i Gormiti

Anche oggi, esami (Invalidi)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/04/2009

laureaLe liste di esame oggi sono elettroniche.
Ci si accede tramite internet.
Ci si iscrive.
Il sistema dà un numero d’ordine.
Si viene chiamati con il numero dato dal sistema.
Con una netta perdita di potere dei bidelli, che non possono più agevolare i loro amichetti preferiti facendo scalare la lista al figlio del carissimo amico del professor ____
Ciononostante, ci sono sempre gli insoddisfatti.
Lo studente fuori sede che deve prendere il treno.
Lo studente iperattivo che ha anche un altro esame.
Personalmente, non li sopporto.
Mi sembrano ingiustizie nei confronti di chi si è iscritto prima ed ha diritto a dare l’esame prima.
Per questo al termine dell’appello, chiedo se ci sono particolari esigenze e concedo l’anticipazione del turno solo se vi è il consenso unanime dei pretermessi.
Tipa, attempata, decisamente più anziana di me.
Vestita come per una cosa importante.
Annota sulla lista (accanto al proprio nome e numero di matricola si possono scrivere dei messaggi per il docente): Causa malattie invalidanti, alle quali sono soggetta, chiedo cortesemente di essere esaminata prima possibile. Grazie.
Mi dispiace.
Ma non riesco a sopportare gli invalidi.
Se uno è sfortunato, non ne devono fare le spese gli altri.
La chiamo al suo turno.
Oltre la metà della lista.
Naturalmente, non sa nulla.
Avrà tempo per approfondire e iscriversi con maggior tempestività al prossimo appello.

P.s.
Il figlio del carissimo amico non si è presentato.
Era nella lista.
Ma non ha risposto all’appello.
La Costituzione materiale di Mortati faceva una splendida figura adagiata sulla cattedra.

Chi li ha sciolti? (Turisti)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/04/2009

CampanileGiottoFirenze è una città sotto assedio.
Non più Carlo V con i suoi giullari.
Turisti.
Turisti da finesettimana.
Ciociari con la merenda sotto il braccio e veneziani che hanno buttato l’ancora verso Capraia.
Prima che l’Arno faccia lo scalino.
Gli americani, i giapponesi, gli inglesi e i tedeschi sono finiti.
Annegati dal G20 e dalla Turner Review.
Così, un infelice che pesta sui pedali cercando di evitarli, in una piazza del Duomo stressata di oggetti più adatti a Pietrelcina che alle complessità di Paolo Uccello, può essere bloccato da una tacchina ultrasettantenne:
–> Dica, giovane, che mi merita salire sul campanile di Giotto?
–> Solo se si butta, signora, solo se si butta…

Pisesi (Morandi)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/04/2009

acquaspecchiogiratoPisa è lontana da Firenze.
Prima di tutto, perché è vera.
A Pisa ci sono i pisani e anche qualche pisese.
In piazza delle Vettovaglia si trova un pesce che non cammina come un bimbo di tre anni mentre a Firenze, i banchi del lampredotto vendono anche gli hot dog e aggiungono le patate fritte sulla trippa.
Poi, arrivando a Firenze da Pisa si trova una fortezza.
La fortezza con cui i fiorentini dominavano i pisani puntando i cannoni dentro alla città: una città non può essere vicina al paese che ha dominato.
In fondo l’unica cosa buona che i fiorentini hanno mandato a Pisa è stato Galileo.
L’ultima cosa nuova che si è sentita a Firenze sono stati i Litfiba di Pelù negli anni ottanta, mentre i pisani hanno i Gatti Mezzi.
I Gatti Mezzi non sono facili né da capire né da interpretare.
Suonano un mood.
Un modo di vedere il mondo da una periferia sdraiata su un arioporto low cost e una stazione in cui ritarda anche il treno da Livorno.
Un’atmosfera che puzza di acciughe fritte e canottiere sparate su ascelle pelose.
Un jazz pieno di brillantina come in una balera.
Ma che sa piangere la morte di un barbone chiamato Morandi in una canzone che parla dello stesso paradiso di cui narrava Roth nella leggenda del santo bevitore.

P.s.
http://www.myspace.com/igattimezzi

La prossima settimana, esami (Il figlio di un mio carissimo amico)

17 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
31/03/2009

laureaPrima degli appelli, suona sempre il telefono.
Numero sconosciuto.
–> Sono il prof. _____
Uno importante.
Uno che si scatta sugli attenti quando telefona.
–> Buongiorno, professore
–> Come stai, carissimo? Ma non mi dare del Lei, diamoci del tu, siamo colleghi [Mai dato del tu, sempre un osservantissimo Lei, come tutti peraltro] Domani, ci possiamo vedere?
–> Certo, Professore, ne sono onorato. Quando posso venire da Lei?
–> Carissimo, passo io da te. Dimmi quando ti dò meno fastidio…
[Orpo, questa volta la devo avere fatta grossa: un antico barone che si scioglie con l’ultimo dei cretini è cosa che non può non preoccupare l’ultimo dei cretini se non è del tutto e completamente cretino]
Il giorno dopo.
Non è buona regola far aspettare un antico barone.
L’ultimo dei cretini, perciò, è davanti alla sua porta da ben prima che lui sia arrivato.
Felice di leggere il compiacimento nel suo sguardo quando arriva.
Consuete schermaglie di cortesia e attenti arrocchi.
Dopo avere discusso della congiuntura economica (praticamente ha preso il posto del tempo), avere sfogliato le conoscenze comuni (un modo per trovare legami e per dimostrare di non essere figli di una qualche divinità estinta), si arriva al nodo:
–> Senti, carissimo, tu la prossima settimana hai esami?
–> Si, certo
–> Il figlio di un mio carissimo amico deve sostenere con te l’ultimo esame prima della laurea
–> Non devi aggiungere altro, capisco la tensione dell’ultimo esame. Cercherò di metterlo a suo agio
–> Non devi pensare che io ti stia chiedendo qualcosa
–> Non oserei neppure pensarlo. Conosco bene la tua serietà e spero che tu non pensi che io possa pregiudicare la dignità del nostro ufficio
La fine è davvero misera.
L’antico barone chiama il figlio del suo carissimo amico che appare come se abitasse nei cardini della porta.
–> Vi posso presentare?
–> Certo, grazie
Se fossi una persona seria, in forma di consigli per il ripasso, avrei dovuto passare le domande d’esame.
Ma non lo sono.
Elenco i testi per l’approfondimento.
Un complicato Mortati di annata.
Così da mortificare la sua vita sociale fino all’appello.
Dopo, si vedrà.

I pensieri politicamente scorretti di bimba impertinente (Ma che cazzo)

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/03/2009

BimbaImpertinenteBimba Impertinente ha una frequentazione con il turpiloquio che talvolta lascia sbalorditi.
Gioca.
Tranquilla.
Con la sua amichetta preferita.
Colorano.
Arriva Bambino Terremoto.
Così definito perché del tutto incapace di esprimere emozioni e dotato della sagace brillantezza di una trota salmonata l’ultimo giorno prima di essere ritirata dal banco frigo di un ipermercato e avviata allo smaltimento in discarica.
 –> B.I. perché non fate giocare anche B.T.?
–> Babbo, sono stanca …
–> Via, B.I., è così carino e brillante …
B.I. tace e lascia che B.T. cominci a colorare al suo tavolino.
B.T. colora il tavolino.
Con stolida persistenza.
B.I. lo guarda con indifferente ostilità, gli mette il foglio sotto i pennarelli e innocente:
–> Ma che cazzo …
Il padre è sollevato.
L’ultima volta aveva detto Pocca Madonna.

Lezioni

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/03/2009

Berlusconi_IVCi sono giorni in cui uno prova a fare lezione.
Prova a spiegare le lente trasformazioni della costituzione materiale in un sistema a democrazia bipolare imperfetta.
Prova a chiarire la inesorabile trasfigurazione della forma di governo verso un sistema direttoriale, nel quale il ruolo del Parlamento come motore di sintesi politica primaria è oramai assolto dal Governo.
Prova a essere chiaro.
Ma non riesce a non accorgersi di tizio che si pulisce attentamente il naso (Levati le dita dal naso, imbecille, gli viene da urlare).
Di caio che cerca di tenere gli occhi aperti senza riuscirci, come una messa distratta dopo l’addio al celibato (Ieri, bagordi, vorrebbe dire – e, a un certo punto, lo dice).
Di sempronia che si netta le unghie con le forbicette e poi le smalta (Almeno non in prima fila, signorina, per favore, vorrebbe dire, ma sta zitto).
Sono giorni in cui ci si rende conto che non tutti, evidentemente, hanno una casa.
Perché se ce l’avessero, chi glielo farebbe fare di venire a sentire un idiota che cerca di inseguire il Freiheit und Einsamkeit di Humboldt?

Lezioni (Il capellone)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
13/03/2009

capelloneLezione.
Diritto costituzionale in forma di diritto parlamentare.
Diritto parlamentare in forma di tattica d’assemblea.
Capellone.
Alligna in fondo all’aula.
Si dimena.
Si aggancia al vicino.
Cerca di prendere appunti.
Solleva i denti aguzzi come a fermare un pensiero.
Perché mi fisso a fissarlo?
Perché penso che sia idiota?
Mi dico che non è giusto.
Ma non riesco a non farlo e difficilmente mi sbaglio.

Page 10 of 14«‹89101112›»

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sorelle A Tebe
  • Il porto (Esisto)
  • Santa [S]Fiducia: la democrazia delle trappole identitarie

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at