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ProfStanco

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Tag Archive for: profstanco

A lezione (Mala tempora currunt)

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/10/2008

lavagnaLezione di diritto costituzionale.
La problematica costruzione dei principi della Costituzione economica in una società liquida.
Tema complessuccio.
Su un passaggio del discorso – la costituzionalizzazione implicita del diritto allo sviluppo sostenibile per il tramite di una interpretazione assiologicamente orientata degli artt. 1, 2, 3 e 9 Cost., nonché del rinvio mobile di cui all’art. 11, Cost. – entra un energumeno con dreadlock.
–> Mi scusi, Professore, ho bisogno di una sedia.
Prende la sedia dietro alla cattedra e esce.
Stupore.
Rapido pensiero all’antico maestro e a cosa avrebbe fatto.
Esco dall’aula e lo rincorro: Posso portarle la sedia?

E’ vietato oltrepassare la linea gialla

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/10/2008

Livorno, stazione centrale, tramonto.


Luce di raffineria.


Opaca.


Bagnata di neon.


Tizio.


Shearling sporco di asfalto e degli odori della notte.


Di infinite notti.


Attraversa la linea gialla.


Scende sul binario.


Dove vai?


Non ci vedo….


Ci sono i binari!!!


Non ci vedo….


Finalmente casca.


In mezzo ai binari.


Davanti ai miei piedi.


Non posso non raccoglierlo.


Non provare pieta’ per quegli occhi accesi altrove.


Oltre a un desiderio cocente di lavarmi le mani.

Chi li ha sciolti? (Dildo per tutti)

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/09/2008

DildoPerTuttiLe scale e le aule della Facoltà sono affannate di signore e signorine di vario genere.
Il tipo della professoressa è decisamente proteiforme.
Tipa, post sessantottina, le poppe che calano verso le ginocchie, le treccie modello Pocahontas, che dice sempre Parliamo più forum e nessuno ha mai capito che cosa significhi ma tutti sanno che si trasforma in una medusa degli esami, al punto da venire minacciata dagli studenti.
Sempronia, perennemente fidanzata con l’unico svedese nano che sia stato esportato nel nostro paese, e ripete costantemente Sven è bravissimo, ma non trova lavoro, diamogli un insegnamento a contratto –> Di cosa? –> Ma, non saprei, è bravissimo …  Nessuno le dà più ascolto, nemmeno se dice cose intelligenti – mai accaduto – e lei si arrabbia come un lupo.
Caia, giacca rossa da caccia alla volpe, stivali neri, sempre da caccia alla volpe, ginocchia ad X imbustati in pantaloni da cavallerizza neri, che ripete, di qualunque cosa si parli: Non è mica una questione di denari; io, il mio stipendio lo giro al filippino.
Ecc.
Dove con l’ecc. si comprende la fidanzata del preside, sessanta anni di estetista per arrivare ad un arcipelago di rughe che sembra l’Himalaya; Ronalda MacDonald, con i capelli rossi e riccioluti portati a caschetto su un naso da Mastro Ciliegia; le segretarie di presidenza, bidelle_budelle immobili dentro il fumo delle loro muratti, che non hanno mai risposto ad un saluto neppure se vociato a mezzo metro di distanza, come se uno fosse il capitano Jack O’Brian nel mezzo di una tempesta.
Dildo per tutti.
E’ l’unica soluzione.
Altro che riciclare il tetra pack.

Prima lezione

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/09/2008

lavagnaAnche quest’anno, è arrivata l’ora della prima lezione.
Nuovi studenti.
Bello investigare il loro interesse.
Cercare di trovare le parole giuste per affascinarli.
Carpire dai loro occhi un barlume di attenzione.
Scrivono.
Attenti.
In silenzio.
Acc.
Sto dimenticando la cosa più importante: individuare il più cretino in modo da capire quando posso passare ad un altro argomento. Se ha capito lui, hanno capito tutti.
Fortuna che ci sono i ripetenti.

Pensieri politicamente scorretti di una bimba impertinente (OmoFuturista)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/09/2008

BimbaImpertinenteCena.
Seria.
Seduta.
Imbarazzo della padrona di casa al momento di assegnare i posti.
Gli uomini sono più delle donne: la tavola sarà inevitabilmente aritmica.
Tizio.
Impettito come un futurista al Casaggi.
Barbuto come castrista in Rhodesia.
Ha fatto furore durante l’aperitivo.
Quella casa, così carina, uno scalone meravigliosamente rinascimentale … Ma i barboni … No, non si poteva acquistare … Ed era anche un prezzo così mite e ragionevole: 2MlnEuro per più di 400mq …
La morte … Io adoro la morte … E’ così tremendamente intrigante … Il buio, la notte, la guerra …
I nobili … Oh, i nobili sono comunisti … Sono comunisti perché hanno paura degli espropri …
Il tutto con mossette e un intercalare di voooooilllà, un gesticolare che carezza il vicino.
Penso a cosa direbbe Bimba Impertinente mentre la padrona di casa cerca di trovare l’algoritmo corretto per dare a ciascuno una sedia.
Immagino un terribile: Lui, lui sa fare benissimo la donna …
Sorrido e me lo trovo accanto.
Felice che B.I. sia, naturalmente, restata a casa.

Un nuovo blog

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/09/2008

Krakatoa ed io siamo amici fin da piccoli.
Andavamo al liceo insieme.
Siamo riusciti a restare amici.
A parte un breve periodo di dissonanze ideologiche che ci avevano portati sull’orlo della rottura.
Una discussione cretina sul fascismo: La democrazia si può permettere il fascismo? al termine della quale ci siamo dati reciprocamente di fascisti e non ci siamo sentiti per qualche mese.
Ci conosciamo al punto da non avere bisogno di parlare e di parlare per il piacere di ascoltarci.
Non è poco.
Abbiamo deciso di raccontare la nostra adoloscenza.
O meglio, le storie della nostra adoloscenza.
O meglio ancora, i luoghi della nostra adoloscenza che raccontano delle storie.
Il blog si trova qui: http://quandoiltrentatre.splinder.com/
Ho postato i primi pezzi.
Ma il mio browser non riesce a vederli.
Spero che appaiano.
Mi dispiacerebbe dovermi separare da questa idea per incapacità tecniche.

Camurria

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/09/2008

IsolaEcologicaE’ una parola siciliana.
Vale per scocciatura al di là di qualsiasi immaginazione.
Si adatta benissimo alle vacanze.
Almeno ad una vacanza.
L’inizio è una cena.
Una cena prima delle vacanze.
Ospiti di una persona quasi sconosciuta.
Dove andate in vacanza?
–> Silenzio
Noi andiamo in Sicilia, un posto fantastico, da sogno. Non costa quasi niente.
–> Davvero?
Si, una casa piccolissima, ma molto carina, vicinissima al mare, 20 euro al dì. Certo è un po’ spartana. Ma è pulita…
–> Fantastico. 20 euro, meraviglioso
Si mangia benissimo. 10 euro, dei piatti buonissimi, da non credere
–> Fantastico 10 euro, meraviglioso
Non preoccuparti. Penso io a tutto. Fisso anche per te, ok?
–> Ok (quasi sigh)
La casa: due stanze, perfetto stile Villaggio Fanfani, dieci chilometri dal mare, su una strada a scorrimento veloce, isola ecologica (o meglio: allevamento di vespe) immediatamente accanto.
–> Ma i materassi sono delle amache…
Sono meravigliosi: 20 euro. Ci si dorme benissimo…
Il piatto forte del ristorante, perfetto stile Festa dell’Unità anni settanta: venerdì karaoke melodico, sabato e domenica liscio, gli altri giorni tristezza squallida, una agghiacciante impepata di cozze pallide.
–> Ma queste cozze sono pallide come un protagonista silenzioso di Grace Anatomy…
Sono meravigliose: 10 euro. Mai mangiato delle cozze migliori…
La spiaggia, una piscina di scogli adibita a vespasiano di una masnada di infanti e delle loro degne madri.
–> Ma puzza…
E’ fantastica. Senti come è calda… Non ci arrivano le onde e c’è anche la doccia gratis…
Per fortuna, dieci giorni passano presto.

Io adesso

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/06/2008

ProfStancoIo adesso, secondo PhotoBooth, che non bara mai, sono così.
Perso sulla poltrona di Gloria Jean’s Coffees.
Istanbul.
Aereoporto internazionale Ataturk, che qui è davvero una fissazione (Ataturk, non i voli internazionali).
Amo gli aereoporti di notte.
L’aria indolente di questi spazi.
Il caffè filtrato.
Penso,
Penso come si pensa quando non si ha niente da fare ed un computer acceso come compagnia.
Primo caffè filtrato.
Riorganizzo i pensieri.
Provo.
Parto dalle immagini di questi giorni.
Una soprattutto.
Una immagine stupida.
I pescatori sul Bosforo, ponte di Galata.
Una massa compatta di canne da pesca lunga quasi un chilometro.
Tanti bambini.
Bello vedere i bambini pescare.
Dà una sensazione di speranza.
Non è facile pescare.
Sono necessarie pazienza e perseverenza.
Molta pazienza e molta perseverenza.
Ci vuole l’intelligenza di chi sa attendere sperando.
Una intellingenza umile.
Secondo caffè filtrato.
Penso che a me di pescare non è mai fregato nulla.

Kavala

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/06/2008

IMG00059
E’ l’ultimo porto prima di centodieci miglia di mare aperto alla fine delle quali si aprono i Dardanelli.
E’ un mucchio di case di cemento.
Condomini, villette, fra lo squallido e il puffeggiante.
Non lontano da Roncadelle o dalla periferia di Siracusa.
Si affacciano – rare e abbarbicate – delle case antiche.
Rare.
Cannicciato.ricoperto di intonaco come pareti.
Non e’ una tecnica stupida in una zona dove due faglie continentali si toccano.
Ci vivono gli anziani.
Finche’ non muoiono e le case con loro.
Acciughe alla griglia e triglie fritte.
Ovunque.
Un odore pervasivo.
Unto.
Senza allegria.
Kavala e’ un internet point.
Ragazzini e videogiochi.
Pigiati su poltrone executive sdrucite.
La statua di Tomb Raider all’ingresso come l’indiano di Calderoli.
Frappe’ di caffellatte e winston azzurre.
Nient’altro da fare.
Domani, i Dardanelli e Troia.
Aspetto l’Asia.

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1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/06/2008

In partenza.


Lo zio Omero catalogato fra le chiamate deviate automaticamente su una linea morta.


Meglio non rischiare.


In borsa, Ostrogorsky, Storia dell’impero bizantino.


Destinazione un porto greco – Kavala – a 112 miglia dallo stretto dei Dardanelli, dove il Mediterraneo incrocia il Bosforo.


Rollins plays for Bird nell’Ipod.


Strana colonna sonora.


L’aereoporto e’ quello che appare un hub di provincia, senza connessioni wi-fi.


Io sono inchiodato ad una sedia, confuso fra anziani diretti (o destinati?) a Nizza.


Piove.


Un verso mi ossessiona:


Se venissero a prenderci il cuore, ci troverebbero insieme.


Lo applico a questi anziani.


Lo cerco nei loro occhi.


Senza alcun divertimento.

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