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Tag Archive for: prostata

Una settimana delicata (ovvero del cazzo). Anzi, forse, no!

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/06/2010

Screen shot 2010-06-25 at 11.45.33 AM
La Fiat ha vinto il referendum di Pomigliano, senza raggiungere il plebiscito auspicato.
Il governo ha il primo ministro della storia repubblicana cui vengono cambiate le deleghe fra designazione e nomina, il che pare abbia suscitato qualche perplessità persino nella maggioranza grigioverde ed ha spinto il Quirinale ha affermare l'inesistenza di un legittimo impedimento per l'ex sacerdote.
La fine della Coppa del Mondo si avvicina, e sono escluse le due finaliste della precedente edizione.
Bill Cosby è morto su twitter ed è risorto nella vita reale, o viceversa.
Insomma, è stata una settimana delicata.
Finché due tizi non si sono decisi a cedere il loro intimo usato, anche per più giorni, con un apposito blog su splinder.
Ed è diventata una settimana del cazzo. Tipicamente intesa.

Una pensione sociale per Veronica (Post misogino)?

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/05/2010

berlusconi_lario_1396056a
Iniziano ad emergere gli aspetti principali della fredda stretta di mano che ha segnato l'accordo fra l'on. Berlusconi e la signora Lario.
Il Times li chiama the details of the deal.
Usando deal come termine tecnico per "affare".
Sicuramente si tratta di un affare tecnicamente inteso per la signora Lario: trent'anni e tre figli con il miliardario ridens contano 300MigliaiaEuro mensili, non molti rispetto ai 3.5MilioniEuro mensili inizialmente richiesti dalla signora Lario, ma sempre non pochi.
Che cosa ha fatto la signora Lario per meritare questo vitalizio?
Ha semplicemente sposato il signor Berlusconi e prodotto tre figli.
Nient'altro.
Di qui, il diritto al mantenimento che si fonda sulla presunzione che la signora Lario abbia contribuito alla fortuna del signor Berlusconi perché non ha fatto nulla, abbandonando la sua carriera di attrice e le sue prospettive di fortuna individuali per sacrificarsi alle sorti del marito.
E' un ragionamento profondamente ingiusto: se la signora Lario, come molte altre donne, si fosse massacrata per rendere possibile la crescita dei propri figli e la propria carriera professionale avrebbe avuto diritto ad una somma assai inferiore.
In altre parole, se una donna sposa un uomo molto ricco e si dedica alla vita della moglie dell'uomo molto ricco ha diritto a continuare questa vita.
Se, invece, con un singulto di dignità, preferisce mantenere la propria professione, sacrificare il proprio tempo libero e riesce a diventare una donna di successo ed una brava madre non ha questo diritto.
Non è giusto.
Chi non ha fatto nulla nella vita ha diritto alla pensione sociale e non ad un deal.

Shocking confession

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/04/2010

url

Titoli da tabloid.
Urla di cattivo gusto.
Confessione sconvolgente: liceali si drogano per paura delle interrogazioni.
Il genere è:
–> Si fa riprendere con il videofonino per comprarsi i vestiti
–> Picchia l'handicappato per vedere se sanguina
–> Prende l'aereo e le scoppiano i seni: tragedia del silicone
Etc.
Nel caso dei liceali che si drogano per paura delle interrogazioni, di sconvolgente c'è solo l'accorta furbizia del giornalista.
Il liceale non si droga per paura delle interrogazioni.
Ma se viene trovato con una canna in mano, magari rollata con una pagina del vocabolario di greco, e non si è completamente fumato il cervello, può provare a giustificarsi dicendo che ha una paura tremenda della professoressa di educazione fisica.
Titolarci un giornale e non avere davvero nulla da dire suonano più o meno come la stessa cosa.

Sto con i frati e zappo l’orto

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/02/2010

C_3_TopNews_81840_fotoLa visita di Berlusconi in Israele è stata fantastica.
E’ riuscito a dire di tutto.
Con lo spirito di Zinov’ev: parlo perché ho la bocca e perché devo parlare, non perché so che cosa dico.
Ma con molta meno dignità.
Alla Knesset, ha manifestato la massima solidarietà con il popolo israeliano, minacciato dal mostro scita, esaltando una democrazia non sempre brillante ed evocando sogni che non sono certo quelli di Martin Luther King..
Con Abu Mazen, ha paragonato le vittime palestinesi della operazione Piombo Fuso agli ebrei sterminati dalla Shoah.
A Nazareth, ha raccontato una barzelletta, per nulla blasfema, a suo dire, facendo sorridere, sempre a suo dire, i monaci (Maria, perché sei triste? avrebbe chiesto Giuseppe alla Madonna, che guardava il bambino con la tristezza di una natività del Giorgione, che evoca il mistero della croce nella iconologia cristiana. Perché mi sarebbe piaciuta una bambina, avrebbe risposto la povera donna).
Insomma, ha inaugurato un nuovo corso nella politica estera italiana, che potrebbe essere definito con il brocardo Sto con i frati e zappo l’orto, ovvero la politica del piazzista: dico sempre quello che il mio ascoltatore vuole sentirsi dire.
Con un Berlusconi Presidente del Consiglio, il legittimo impedimento dovrebbe funzionare alla rovescia: finché sta in tribunale ad ascoltare i processi che lo vedono imputato, si risparmia (e ci risparmia) un sacco di figure marroni.

Craxi, donne falliche e uomo femminilizzato

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/01/2010

Bettino-Craxi-1976-Venezia2Il dibattito sulla riabilitazione di Craxi assomiglia sempre di più ad un seminario dell’Istituto Stensen su Predominio della donna fallica e seduzione nell’uomo femminilizzato.
Frizza esattamente nella stessa maniera e, soprattutto, negli stessi posti.

La somiglianza per contatto (Santo Subito)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/12/2009

berlusindoneUn tizio, pare non troppo compos sui, ha centrato il Primo Ministro con una Madonnina di ferro.
Gli ha sfasciato il naso e qualche dente.
Soprattutto ne ha accellerato il processo di decomposizione e santificazione mediatica.
Il Primo Ministro, adesso, potrà scomparire da ogni evento pubblico e diventare una presenza eternamente virtuale.
Il tizio aveva a disposizione tre diversi utensili: la Madonnina, che ha usato, con notevole capacità offensiva; un crocefisso, che non ha usato; una bomboletta di spray al peperoncino, che nemmeno ha usato.
E’ tacciato di assoluta incapacità di intendere e volere.
Forse, a torto.
Forse, merita di essere considerato un martire. Come il povero Breschi o, da un altro punto di vista, i kamikaze di Al Qaeda.
Sicuramente sapeva che sarebbe stato preso ed imprigionato e che avrebbe dovuto affrontare un destino non dissimile da quello di Silvio Pellico, che ha commosso le nostre gioventù.
Eppure ha agito lo stesso.
E non intendeva danneggiare il lavoro del chirurgo plastico o dell’odontostomatologo estetico.
Al contrario, l’ordigno svela le sue intenzioni: voleva convertire il Primo Ministro, utilizzando le conclusioni di Georges Didi Huberman, che nel suo La somiglianza per contatto (Bollati Boringhieri 2009) ha dimostrato come il contatto genera somiglianza, sia sul piano fisico che su quello spirituale.
Il Primo Ministro, grazie al contatto fisico e doloroso, come ha da essere una conversione, può diventare una replica della Madonnina ambrosiana.
Aiutare la sua natura divina con la mitezza della Madonnina incoronata che domina il Duomo.
E’ un gesto che ha del grandioso.
Anche dal punto di vista del Premier, che sicuramente non mancherà di esprimere il Suo gentile perdono per il malcapitato infedele.
Tuttavia, forse, la somiglianza per contatto con il crocefisso avrebbe potuto sortire degli effetti assai più benefici per la nazione.

Scommettiamo che tra qualche giorno non se ne parla più (Casta Gifuni)?

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/12/2009

Gaetano_GifuniGifuni è un gran commis d’etat.
Un vero gran commis d’etat.
A lungo segretario generale del Senato, ministro per i rapporti con il Parlamento in un governo Fanfani, ha terminato la sua carriera come segretario della Presidenza della Repubblica.
Una carriera apparentemente senza ombre, iniziata per concorso e terminata con l’unanime riconoscimento di massimo esperto delle prassi costituzionali.
La Presidenza della Repubblica vive di prassi costituzionali e attraverso le prassi costruisce il suo ruolo e, nelle prassi costituzionali, ad esempio in materia di formazione del governo o di gestione dei disegni di legge di iniziativa governativa, il segretario generale della Presidenza della Repubblica ha un ruolo delicatissimo e spesso decisivo.
Gifuni nella elaborazione di queste prassi è stato un ingegnere dalle qualità eccezionali.
Forse, un genio.
Un genio che è stato beccato con le mani nella marmellata.
Una marmellata che è eversiva delle prassi costituzionali finora in vigore e che Napolitano ha apertamente infranto.
La questione è facile, facile.
La Presidenza della Repubblica ha autonomia contabile.
Il che significa che i controlli con cui lo Stato deve assicurare, attraverso un terzo imparziale, che i denari provenienti dalla generalità dei contribuenti e destinati al soddisfacimento di interessi pubblici siano effettivametne impiegati a questo scopo, nel caso della Presidenza della Repubblica, come degli altri organi costituzionali, sono interni alla Presidenza della Repubblica stessa.
Questo principio è stato affermato dalla Corte costituzionale con la sentenza 129 del 1981, proprio in un caso in cui la Corte dei Conti aveva avuto l’ardire di pretendere di sottoporre alla propria giurisdizione il controllo sulla dotazione della Presidenza della Repubblica e delle Camere.
Tradotto in pratica il principio della autonomia contabile della Presidenza della Repubblica funzionava con i denari della dotazione nella cassaforte del cassiere e gli alti funzionari della Presidenza che prelevavano liberamente sottoscrivendo delle ricevute che definire ironiche è un complimento.
Uno di questi signori era il nipote del Segretario Generale, il quale si era anche fatto una villetta abusiva nella tenuta di Castelporziano, senza i necessari permessi, ma in virtù di un provvedimento del Segretario Generale.
Brutta storia.
Brusca inversione delle prassi costituzionali da parte del Presidente Napolitano, il quale ha – giustamente – considerato che in questo caso il principio della autonomia costituzionale della Presidenza suonava come I panni sporchi si lavano in famiglia ed ha trasmesso il fascicolo sugli ammanchi e le altre irregolarità alla Procura della Repubblica.
Una scelta che suona come rinuncia alle prerogative stabilite da Corte 129 del 1981 e come volontaria sottoposizione alla supremazia della legge da parte della suprema carica dello Stato.
Una scelta che probabilmente Gifuni non avrebbe condiviso e che forse pensava che nessun Capo dello Stato avrebbe avuto il coraggio di compiere: nessun potere rinuncia mai volontariamente alle proprie guarentigie.
Tuttavia è una scelta che può far pensare in chiave di moral suasion.
Può far pensare talmente tanto che si può scommettere che nessuno fra qualche giorno ne parlerà più.
Esattamente come nessuno, nelle cronache che si dilungano sui nepotismo di Gifuni, ha commentato il valore costituzionale della denuncia di Napolitano.

Videopoli (Cui prodest?)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/11/2009

Immagine 2Il computer di Brenda nasconde migliaia di file video.
Marrazzo si scusa con il Papa.
La Mussolini viene ripresa nella sede di Forza Nuova mentre si annoda con Fiore.
Sircana è scomparso da tempo.
I video della politica erotica sono sempre più presenti nella politica raccontata.
Il loro significato, però, è uno solo.
Allontanano dalla politica.
Un articolo sulla Mussolini che non sa se incazzarsi o mettersi a ridere è più divertente delle previsioni sul Pil o del dibattito per la normazione dei mercati finanziari in ambito comunitario.
Molto più divertente.
E, allora, il Cui prodest è spontaneo: chi si avvantaggia di videopoli?
Chi è uscito dall’affaire Marrazzo oscurando l’affaire Patrizia?
Chi accompagna il titolo sulle indagini per mafia a carico del Primo Ministro con lo scoop sulla Mussolini?
E’, davvero, una dimostrazione poderosa del potenziale del conflitto di interessi: possedere un giornale, possedere Il Giornale, è uno strumento di lotta politica formidabile.
Non tanto per quel che si dice o si scrive.
Quanto per quel che si fa dire e scrivere orientando il dibattito politico sul basso ventre ed allontanandolo dai veri problemi del paese.

Chi li ha sciolti (Cinci Alfemminile)?

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/11/2009

transgender_hvd416Marrazzo e la Brendona imperversano implacabili.
Ben al di là di ogni speranza berlusconiana di riscossa mediatica.
Il problema di questi giorni è Che cosa prova un uomo ad andare con un trans?
Ridda di talk show e acuti saggi giornalistici in stile Alberoni: il potere ha bisogno di oltrepassare ogni ragionevole limite per annientare i propri fantasmi.
Più divertente il forum di Alfemminile, format dedito a temi insuperabili sul genere Il mio lui ama indossare biancheria femminile: è normale? Se gli c’entra il cinci, senz’altro, cara, verrebbe da rispondere.
Le tesi sono le più varie: Vado con i trans, perché le donne mi terrorizzano … Vado con i trans perché mia moglie vuole qualcosa che non so darle … Vado con i trans perché sanno esattamente che cosa vuole un uomo … Vado con un trans perché un trans dice che ce l’hai grosso e lo vuole … Un trans è come una donna in un rapporto orale …
Fregnacce.
Il trans ha il cinci e se vai con un trans vuol dire che ti piace il cinci.
Magari smencio.
Ma sempre cinci.
Il che, ad una persona normale, fa venire i bordoni.
Esattamente come il tipo della foto alla cui allure manca solo un bel paio di mustacchioni.

Chi li ha sciolti? (Motori di ricerca e cazzi storti)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/10/2009

duep1Installato sul blog un tool che permette di vedere da dove arrivano i lettori.
Delusione tremenda.
Su 142 visite di oggi, 76 erano visite dirette e navigazioni interne, gli altri 66 venivano da google.
Chiavi di ricerca assai singolari: piselli maschili, spogliatoi, tatuaggi erotici, P E N E  C U R V O, tatuaggi sedere ed altre amenità.
Ok.
Esistono un sacco di sistemi per indicizzare un blog sui motori di ricerca, ma esiste qualcosa per non farlo indicizzare?
Qualcosa tipo Take me off your list at  P E N E  C U R V O.
Giusto per dignità, mica per altro.

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