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Tag Archive for: università

Anche oggi, esami (Diciotto, almeno diciotto)

25 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/11/2008

librettoAnche oggi, esami.
Studenti lavoratori.
Il primo pregiudizio è che uno studente lavoratore abbia diritto ad appelli straordinari.
Non si capisce perché.
Il numero degli appelli non aumenta le possibilità di superare gli esami.
Le aumenterebbe se la possibilità di superare un esame dipendesse da ragioni statistiche.
Ma non è così e non deve esserlo.
Il secondo pregiudizio è che uno studente lavoratore abbia diritto al diciotto.
Anche qui non si capisce perché.
Diciotto non è un brutto voto.
Significa essere in grado di dimostrare di possedere le basi della materia.
Che non si acquistano per effetto di un lavoro come commessa part time o come sciampista full time.
Si presentano due studenti lavoratori.
La prima fa un esame dignitoso: ventidue.
La seconda è orrenda.
Parla un italiano comatoso. Non è materia di esame, ma si esprime urticando.
Le funzioni del Presidente della Repubblica
–> emana le leggi [No, signorina: le leggi si promulgano], presiede il consiglio supremo di Stato [No, signorina, il Consiglio supremo di difesa, il Consiglio di Stato è un’altra cosa] eeeehhhh…….
Poi, signoriina?
eeeehhhh……. presiede la Corte costituzionale [No, signorina, un organo costituzionale non può presiedere un altro organo costituzionale, perché il secondo non sarebbe più in posizione pariordinata con il primo]
La tipa assume la posizione del merluzzo ferito.
La bocca spalancata come se fosse stata sorpresa all’amo: Mi faccia un’altra domanda. Almeno diciotto…
Mi parli della composizione della Corte costituzionale
–> ci sono quindici giudici, un quinto viene eletto dal Parlamento [No, signorina: un terzo], un altro quinto [No, signorina: un terzo, come prima] Ah si, un terzo dalla magistratura civile [No, signorina, dalle supreme magistrature civili e amministrative] Ma allora ce l’ha con me? [No, signorina, è la Costituzione che ce l’ha con lei] Mi dia diciotto [No, signorina, mi dispiace. Si presenti al prossimo appello].
A questo punto, la tipa inizia a urlare.
Crisi isterica.
Urla e strepiti, perché un diciotto non si nega a nessuno.
Sarebbe una regola etica: se sei uno studente lavoratore, hai diritto al diciotto perché lavori.
Va via sbattendo la porta e maledicendomi in ogni lingua conosciuta (ma non da lei).
Maledizione arrivata puntualmente: multa sul treno per bici trasportata abusivamente e smarrimento del pigiapipe preferito.
La prossima volta, l’impugnazione delle sentenze per conflitto di attribuzione.

Chi li ha sciolti? (L’Onda allaga i binari)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
07/11/2008

02021834_MEDStazione.
Urla.
L’Onda è entrata in stazione.
Si è adagiata sui binari.
Interruzione di pubblico servizio, nel linguaggio del codice penale.
Due ore come un idiota.
Difficile vincere la tentazione di ricordare i volti dei propri studenti in vista dei prossimi esami.
Molto difficile.
Ma non impossibile.
In fondo, sono un costituzionalista.

Oggi, esami (Libretti)

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/10/2008

librettoGli esami sono una scocciatura immane.
Per il disgraziato che deve rispondere alle domande e per l’infelice che deve ascoltare le sue lezioni straziate dai ricordi del disgraziato.
Si può vedere un Polluter pays che diventa Polluter piss[es].
Etc.
I libretti sono un vaso di Pandora.
La cortesia ne impedisce l’apertura prima della formulazione del voto.
Si dice per impedire il pregiudizio che deriverebbe dalla consapevolezza della carriera accedemica già svolta.
In realtà, non si aprono per evitare di scoppiare a ridere.
Sembrano il gonnellino di Eta Beta.
Ci si possono trovare:
– santini di Padre Pio e Madonne varie con prole e pugnali;
– residui organici più o meno recenti (dalle caccole alle macchie di caffè);
– quadrifogli, coccinelle e oggetti degni della cucina del Mago di Palermo;
– quadrelli di fumo;
– fotografie della fidanzata in versione figlia di Fantozzi…
Una leggenda metropolitana narra dei diciotto in giardino. Il docente svolge l’esame senza pietà e al termine chiede: Preferisce tornare o si accontenta di un diciotto in giardino? Allo sguardo incuriosito degli astanti, replica compilando il verbale, firmando il libretto e lanciandolo dalla finestra. Si racconta anche della reazione eroica del candidato che afferra i verbali e li lancia dalla finestra dicendo: Almeno facciamo le scale assieme…
La verità, secondo me, è che dentro il libretto c’era un gommone usato e il lancio era una reazione naturale alla orrida sorpresa.

P.s.
La foto è di http://talleyrandnet.wordpress.com/

Proteste accademiche: 2008, 1968 o 1348?

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/10/2008

Caroline_de_Bendern_1968L’intero mondo accademico è scosso da una vibrante protesta.
Pòle Berlusconi minacciare l’uso delle forze pubbliche negli atenei per garantire lo svolgimento delle lezioni?
O le accademie (e soprattutto gli accademici) godono di una autonomia che traslittera in immunità?
Pòle.
Lo potrebbe il ministro degli interni.
Lo può il Presidente del Consiglio dei ministri.
L’interpretazione della sicurezza pubblica e la sua garanzia sono sicuramente prerogative dell’esecutivo, ovvero dell’indirizzo politico di maggioranza.
Ma la questione si pone in termini diversi.
Berlusconi, sul cui acume politico e strategico non possono resistere molti dubbi, pare avere intrapreso una operazione più interessante.
Si è avveduto che la sua maggioranza gode di un consenso (anzi, di un indice di gradimento) schiacciante ed ha deciso di non logorarla, aiutando l’opposizione con un atteggiamento da Pinochet travestito da Scelba quasi materno.
La vera questione, poi, si pone in termini ancora diversi.
Chi difendono queste manifestazioni?
Difendono il diritto allo studio?
Sarebbe come dire che l’attuale sistema universitario garantisce il diritto allo studio e questo, forse, non è.
Difendono una rivoluzione colorata?
Sarebbe come dire che le attuali proteste hanno dei maestri alle loro spalle, un pensiero che le sorregge, una linea politica che discutono. Anche questo non è.
No.
Difendono un sistema stanco e torbido.
Un sistema nel quale i convegni si fanno dove ci sono i soldi per il buffet, a costo di finire dietro il culo della Luna.
Nel quale i concorsi si perdono perché si è più bravi del vincitore, sicché se ne può sempre vincere un altro, mentre l’idoneo o vinceva questo o non vinceva più.
Che discute la quarta riforma organica dei corsi di laurea in dieci anni e se uno resta fuori corso ha una guida dello studente che pare la sibilla cumana.
Paga la missione 20/12 –> 15/01/08 a Rio di un illustre cattedratico, per l’annuale convegno fra gli studiosi di analisi economica del diritto agrario, ovvero dei cesellatori di cocomeri.
Etc.
Non pare un sistema da difendere troppo.
Mi pare un sistema che si chiude – allegra brigata – in una villa di Bellosguardo mentre fuori infuria la peste.
Niente 1968.
Ahimè.
Il 2008 accademico assomiglia al 1348 di Boccaccio.
Quanto a me, affronto la sospensione della didattica podcastando le lezioni.
Che mi pare un modo ragionevole di garantire il diritto allo studio dei miei studenti.

Chi li ha sciolti? (Consiglio di Facoltà)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/10/2008

GelminiOggi, Consiglio di Facoltà.
L’ordine del giorno va da: pratiche amministrative (si possono stornare 200/00Euro dal capitolo "avanzo di bilancio", al capitolo "centro linguistico di ateneo), pratiche studenti (si possono stornare diciassette studenti dai corsi del mattino, che non possono frequentare, ai corsi del pomeriggio, che possono frequentare), convenzioni tirocinio (si può sottoscrivere la convenzione con l’azienda ___ per il tirocinio dello studente ___), alla riorganizzazione della offerta formativa (i corsi di laurea si devono articolare per curricula o secondo percorsi formativi più o meno professionalizzanti).
Fuori, dall’alma aula, si discute di un progetto di legge che può modificare sensibilmente il quadro stesso del diritto allo studio.
In bene o in male, ma sicuramente in termini radicali.
Gli studenti hanno occupato il rettorato.
Minacciano uno sciopero dalle lezioni.
Chiedono di conoscere quali iniziative si intendono adottare.
Non era un tema né da Comunicazioni, nè da Varie.
Era un tema, che se fossimo persone serie, avrebbe dovuto occupare l’intero Consiglio.
Non lo siamo.
Naturalmente.
Se fossimo persone serie, dovremmo discutere attentamente la riforma e se la troviamo ingiusta dovremmo unirci alla protesta degli studenti, guidarla, se del caso, e opporci con tutti gli strumenti che possiamo avere a disposizione.

A lezione (Mala tempora currunt)

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/10/2008

lavagnaLezione di diritto costituzionale.
La problematica costruzione dei principi della Costituzione economica in una società liquida.
Tema complessuccio.
Su un passaggio del discorso – la costituzionalizzazione implicita del diritto allo sviluppo sostenibile per il tramite di una interpretazione assiologicamente orientata degli artt. 1, 2, 3 e 9 Cost., nonché del rinvio mobile di cui all’art. 11, Cost. – entra un energumeno con dreadlock.
–> Mi scusi, Professore, ho bisogno di una sedia.
Prende la sedia dietro alla cattedra e esce.
Stupore.
Rapido pensiero all’antico maestro e a cosa avrebbe fatto.
Esco dall’aula e lo rincorro: Posso portarle la sedia?

Chi li ha sciolti? (Dildo per tutti)

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/09/2008

DildoPerTuttiLe scale e le aule della Facoltà sono affannate di signore e signorine di vario genere.
Il tipo della professoressa è decisamente proteiforme.
Tipa, post sessantottina, le poppe che calano verso le ginocchie, le treccie modello Pocahontas, che dice sempre Parliamo più forum e nessuno ha mai capito che cosa significhi ma tutti sanno che si trasforma in una medusa degli esami, al punto da venire minacciata dagli studenti.
Sempronia, perennemente fidanzata con l’unico svedese nano che sia stato esportato nel nostro paese, e ripete costantemente Sven è bravissimo, ma non trova lavoro, diamogli un insegnamento a contratto –> Di cosa? –> Ma, non saprei, è bravissimo …  Nessuno le dà più ascolto, nemmeno se dice cose intelligenti – mai accaduto – e lei si arrabbia come un lupo.
Caia, giacca rossa da caccia alla volpe, stivali neri, sempre da caccia alla volpe, ginocchia ad X imbustati in pantaloni da cavallerizza neri, che ripete, di qualunque cosa si parli: Non è mica una questione di denari; io, il mio stipendio lo giro al filippino.
Ecc.
Dove con l’ecc. si comprende la fidanzata del preside, sessanta anni di estetista per arrivare ad un arcipelago di rughe che sembra l’Himalaya; Ronalda MacDonald, con i capelli rossi e riccioluti portati a caschetto su un naso da Mastro Ciliegia; le segretarie di presidenza, bidelle_budelle immobili dentro il fumo delle loro muratti, che non hanno mai risposto ad un saluto neppure se vociato a mezzo metro di distanza, come se uno fosse il capitano Jack O’Brian nel mezzo di una tempesta.
Dildo per tutti.
E’ l’unica soluzione.
Altro che riciclare il tetra pack.

Prima lezione

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/09/2008

lavagnaAnche quest’anno, è arrivata l’ora della prima lezione.
Nuovi studenti.
Bello investigare il loro interesse.
Cercare di trovare le parole giuste per affascinarli.
Carpire dai loro occhi un barlume di attenzione.
Scrivono.
Attenti.
In silenzio.
Acc.
Sto dimenticando la cosa più importante: individuare il più cretino in modo da capire quando posso passare ad un altro argomento. Se ha capito lui, hanno capito tutti.
Fortuna che ci sono i ripetenti.

La pulizia della Facoltà

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
17/09/2008

PISCIATOIO FONZIES SI
La Facoltà è lercia.
Lercia come solo un edificio pubblico sa essere.
I bidelli non puliscono più per statuto.
Puliscono due imprese, anzi tre.
Una, i bagni; un’altra le aule; la terza, i dipartimenti.
Di conseguenza, l’esterno, i corridoi davanti alle aule e le scale non vengono puliti.
Tuttavia il problema maggiore sono gli urinatoi.
L’abitudine è tappare i buchi che consentono il deflusso dei liquidi con delle gomme da masticare e fare delle piscine.
La dott.ssa _____ è rimasta scandalizzata.
Ha preteso una discussione del problema da parte del Consiglio di Facoltà.
Sono necessarie sanzioni.
Sanzioni esemplari: la sospensione dalle lezioni, la perdita del diritto di presentarsi agli esami per una sessione … La descrizione della violazione sul libretto nello spazio dedicato alla annotazione degli esami di profitto …
Il problema, però, è un altro.
Che ci va lei a guardare gli studenti mentre fanno pipì?
Io non mi ci metto davvero.

P.s.
La foto viene da:
http://www.salentouniversita.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=176&mode=thread&order=0&thold=0

Uno sconfitto

16 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/09/2008

Salvatore si aggira per i corridoi della facoltà da quando ero studente.
Assistente volontario.
Si impegnava.
Seguiva gli esami di tutti.
Fotocopie per tutti.
Studiava.
Scriveva poco, difficile scrivere passando le giornate come un servo della gleba.
Non veniva preso sul serio.
Lo si capiva anche da studenti.
Non lo capiva lui.
E’ ancora lì.
Negli stessi corridoi.
Nemmeno troppo invecchiato.
Un po’ gobbo, i piedi che guardano le botteghe, i capelli lunghi e disordinati, scalcinato, sudiciotto.
L’incrocio fra un ordinario di fisica pura ed un barbone.
Corre.
Senza motivo.
Non viene preso sul serio neppure dai bidelli, ormai.
Stamani, ho finto di non vederlo mentre un bidello lo rimproverava, alzando la voce.
Teneva gli occhi bassi.
E’ sempre assistente volontario.
Ma ha imparato a far finta di essere professore e questi giorni di matricole sono la sua unica occasione di gloria.
Le cerca. Le avvicina. Le consiglia. Loro ancora non sanno chi è. Lo sapranno presto.
Salvatore fa pena.
Stringe il cuore.
I suoi maestri, no.
Fanno rabbia.
Se hai un allievo devoto ed idiota, non puoi tenerlo.
Non puoi tenere con te una persona che non sarà mai in grado di arrivare da nessuna parte.
Non puoi tenere con te una persona che non vuoi portare da nessuna parte.
Nemmeno se da grande vuoi fare il rettore.

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