• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Blog

Cronache dal patriarcato (Lince)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
13/03/2024

Il Lince è una delle guardie giurate che vigilano sull’accesso ai treni nella stazione di Santa Maria Novella a Firenze.

Se è stato soprannominato Lince, ci sono delle ragioni e lui, purtroppo, le conosce benissimo perché anche se non è un genio e perfino se non avesse mai avuto uno specchio, sono stati i suoi amici che glielo hanno fatto capire fin dalla più tenera età.

Il Lince ha preso molto sul serio il suo nuovo lavoro. Se ne sta impettito dinanzi ai varchi e fa osservare a chi vuole entrare dall’uscita che c’è un divieto e che deve passare dagli appositi varchi presidiati dai colleghi del Lince.

Una donnina, il genere di donnina che si descriverebbe più volentieri se le regole sulla repressione del patriarcato non avessero imposto una stretta censura sul linguaggio da utilizzare nei confronti di queste appartenenti al genere femminile per necessità genetica ma non per vocazione spirituale, pretende di passare dal varco che il Lince presidia.

Il Lince interviene.

La donnina non lo considera e uno dovrebbe dire: Niente di nuovo, il Lince sa che nessuno considera quello che dice come meritevole di attenzione. Ma il Lince non la pensa così, pensa di svolgere una funzione essenziale per il corretto mantenimento dell’ordine pubblico ferroviario di cui è diventato un appassionato sostenitore, e la rincorre chiedendole di passare dal varco corretto. La donna per necessità inizia a urlare: Mi violenta, aiuto, mi violenta… Il Lince questa volta si blocca e si guarda intorno smarrito, tutti lo guatano come se avesse davvero tentato di violare le virtù della donnina che, nel frattempo, si allontana indisturbata.

Questa volta, il treno l’ho perso io per spiegare la situazione alla solerte agente di polizia ferroviaria con cui il povero Lince non riusciva a comunicare perché lo spavento lo aveva bloccato e lui è abituato a bere acqua e zucchero quando un’emozione troppo forte lo scuote.

Le vittime del patriarcato non sono solo le donne indifese e non tutte le donne sono indifese.

A dir la verità ci sono anche le donne che non sono troppo donne.

Ma questo non si può dire.

Tags: chi li ha sciolti, chiosco degli sportivi, donne, prostata, stranalandia
← Un passo in avanti e due indietro (La disfatta d’Abruzzo)
Un Caligola di periferia →
Related Posts
La banda dei giusti
Chi li ha sciolti? (Itaglieni)
I pensieri politicamente scorretti di una Bambina ...
Basta preti (Sulla natura obiettiva dell’imp...

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sorelle A Tebe
  • Il porto (Esisto)
  • Santa [S]Fiducia: la democrazia delle trappole identitarie

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at