Un ponte sul Bosforo (La Turchia al G8)
Il ponte di Galata unisce le due rive del Bosforo.
L’Asia all’Europa.
Il ponte di Galata fu progettato da Leonardo Da Vinci, anche se fu realizzato molti anni dopo con un progetto diverso.
Leonardo mise la sua testa come garanzia della perfetta esecuzione del progetto.
Decise di offrire la sua testa per unire l’Asia all’Europa.
Il ponte di Galata sono i pescatori che lo affollano.
Con strani treppiedi su cui collocano le canne.
Pescatori, come i primi discepoli.
Per credere nell’impossibile ed avere la forza di tuffarsi dalle sue cime abissali, è necessaria la pazienza di un pescatore.
Il ponte di Galata è anche i bar, molto europei, molto smart, molto cool, molto tutto, con la loro birra e i loro narghilé, che stanno sotto i piedi dei pescatori e che non furono progettati da Leonardo.
La Turchia è tutto questo.
Campagne ferme all’età dei barrocci e manager che si atteggiano come banchieri della City.
Soprattutto, però, la Turchia è un ponte.
Un ponte che si può aprire con il suo ingresso nella Comunità Europea.
Un ponte che non è solo un gasdotto.
Ma ci spaventa.
Abbiamo paura.
Dimenticando che le guerre slave sono spesso iniziate con la distruzione di un ponte.
Forse è arrivato il momento in cui l’Europa deve avere il coraggio di rischiare la propria identità per incontrare l’Asia.
Esattamente come Leonardo.