10 lacoste fa
10 lacoste fa, mia nonna era ancora viva.
Poco più che un abito sobrio su di un corpo ultracentenario.
Si è consumata della noia di essere sopravvissuta a tutti i suoi tempi.
Quei tempi che mi raccontava come una balia di illusioni.
L'ho amata a lungo.
Con una profondità che sapeva di caffè d'orzo e braciole fritte rifatte con il pomodoro.
Ho amato la sua forza di giovane vedova che aveva visto il marito morto tornare dal campo di sterminio a piedi.
E se ne era innamorata di nuovo.
Anche se lui non era più lo stesso ed i suoi occhi avevano smesso di ridere.
L'ho amata talmente tanto da non essere mai riuscito a vedere la sua tomba.
A trovare la sua tomba in un camposanto che mi è sconosciuto.
A cercare il suo ricordo in una foto che immagino sbiadita.
Torna per il mio compleanno.
Quando mi regalava una lacoste.
La stessa lacoste che compro sempre quando compio gli anni.
Come se l'avesse comprata lei.
Come se fosse ancora viva.
In effetti, non tutti i nonni sono eguali.