Lui si nasconde
Lui si nasconde.
Si nasconde perché ha affittato la sua villa.
Si nasconde perché quando la villa è affittata non è più sua e lui dorme nel bugigattolo che fu del casiere.
La villa che è sua come se fosse stata di suo padre e di suo nonno. Ma non più in là.
E si nasconde di notte.
Solo per guardare le stelle da una terrazza.
Per dire che è bello.
Si nasconde e sembrerebbe un personaggio di Dostoevskij.
Una cosa molto russa.
Ma Dostoevskij è lontano dalle Colline Pisane: si apre una porta, si affaccia una tipa.
Grassa di oca flaccida.
Inguantata in un vestito a fiori.
I seni che tremolano in un balconcino infelice.
Un odore fra il boudoir e il postribolo di leva.
La faccia perplessa nello scoprirlo in compagnia.
Perplessa e quasi sorniona.
L’amico finge di non capire il rossetto accomodante.
Mette le gambe in spalla mentre lui chiude la sua dignità in un estremo Bisogna sapersi accontentare.
Che sfuma in un cielo troppo vicino per non vederlo cadere.